Libro bianco per il Rfid

Presentato a Roma, in attesa della liberalizzazione delle frequenze Uhf. Vimercati: «Vigileremo sulla privacy».

Liberare entro sei mesi le frequenze radio Uhf (ultra high frequency) per apparecchiature Rfid, in tutta la comunità europea. Lo ha stabilito la Commissione Europea lo scorso 23 novembre con una direttiva che è stata il centro del dibattito durante la giornata di presentazione a Roma del primo Libro Bianco “Rfid tecnologie per l’innovazione”, la prima guida completa per neofiti e addetti ai lavori realizzata dalla Fondazione Ugo Bordoni in collaborazione con Federcomin.

«Come ministero, contando anche sulla disponibilità della Difesa, faremo in modo da promuovere il più possibile la diffusione delle applicazioni Rfid – ha affermato il, sottosegretario alle Comunicazioni Luigi Vimercati -. È un provvedimento importante perché questa tecnologia può dare un contributo notevole al miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi al cittadino. Vigileremo anche sul rispetto della privacy e della sicurezza».

Quello dell’Rfid è un mercato dalle grandi potenzialità, sia a livello nazionale che globale che però subisce delle forti limitazioni proprio per l’indisponibilità delle frequenze Uhf e per la mancanza di standard internazionali che garantiscano costi ridotti ed economie di scala.

«Finora abbiamo sempre lavorato su frequenze non adatte a questa tecnologia – ha detto Ennio Lucarelli, presidente Aitech-Assinform/Federcomin -. E l’incertezza normativa su tale argomento è sempre stato un forte vincolo nello sviluppo delle applicazioni Rfid. La direttiva del 23 novembre 2006 che mira ad armonizzare le condizioni di disponibilità e utilizzazione efficace dello spettro radio per le apparecchiature Rfid che operano nella banda Uhf in tutti i paesi della comunità è un passo avanti anche nella definizione di uno standard unico. Solo così si possono abbattere i costi produttivi e valorizzare anche la filiera. I benefici infatti sono chiari e tangibili solo quando tutta la filiera produttiva può disporre di queste tecnologie».

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