L’evoluzione del procurement chiavi in mano

Segnali chiari da parte delle soluzioni di Enterprise spend management, che si prefiggono di monitorare i costi aziendali, compresi quelli operativi, e negoziare i contratti con i fornitori. In Italia il margine esiste, anche grazie al supporto dei system integrator.

Lo scorso decennio ha rappresentato un momento decisivo per l’affermazione dell’e-procurement come “braccio aziendale”, passato da applicazione di back office a una posizione di influenza strategica. Indirizzata a imprimere maggiore efficienza alla supply chain, la gestione degli acquisti va considerata come un insieme di tool e processi, una combinazione di tecnologia e servizi che deve diventare ancor più pregnante, soprattutto ora che la situazione economica lancia nuove sfide in termini di riduzione dei budget. Ed è in tale direzione che Ariba lancia alle grandi imprese la sfida dell’Enterprise spend management (Esm), prefiggendosi di fornire la risposta ai bisogni di controllo e coordinamento dei processi di analisi, ricerca fornitori e approvvigionamento. Con la suite Spend Management, il vendor californiano si rivolge ai direttori degli acquisti che intendono automatizzare e semplificare le infrastrutture, monitorando i costi e negoziando i contratti in modo trasversale all’intera organizzazione.


Per far questo, Ariba, nella persona del presidente e Ceo, Bob Calderoni, professa la propria fede di “solution company”, dichiarando che anche le recenti acquisizioni di Alliente e di FreeMarkets sono state compiute per migliorare conoscenza e disponibilità, puntando a una crescita organica ma costante verso la completezza dell’offerta. Nella medesima direzione vanno letti il prossimo lancio di tre nuovi prodotti (attesi per maggio, mentre per l’Italia la soglia sarà quella dell’estate) e il già realizzato upgrade prestazionale e funzionale della soluzione esistente, che vogliono rappresentare la concretizzazione di un approccio specifico per le diverse categorie di spesa, tenendo in particolare conto quelle stabilite a livello operativo. Gli uffici acquisti, infatti, hanno direttamente sott’occhio solo una parte delle uscite decise dall’intera azienda; molte dipendono da altri dipartimenti, in primis quelle destinate ai servizi. L’obiettivo, come ulteriormente spiegato da Michael Schmitt, executive vice president and chief marketing officer, “è condurre le realtà di taglio enterprise verso la gestione centralizzata della spesa, considerando tutti i diversi settori che la compongono”.


L’unione di più competenze


Per affrontare quello che Calderoni ha disegnato come il “mondo post Erp”, Ariba muove in scacchiera le due nuove pedine Alliente e FreeMarkets, rispettivamente in ambito Business performance outsourcing e Global supply management. Ciò che ne trae vantaggio è la capacità di offrire servizi più mirati che portino a maggiori risparmi. L’accento viene posto sull’expertise e sul rapporto con alcuni service provider “tra cui spicca Ibm”, come detto a due voci da Steve Muddiman, vice president marketing Emea e da Gérard Dahan, marketing director sud Europa. Nel quadro dell’Esm, poi, un’immagine di primo piano è data dall’integrazione con il mondo dell’Enterprise resource planning, anche se è tra gli Erp vendor che Ariba individua i principali competitor, Sap e Oracle in testa.


Stringendo il campo di analisi sul Bel Paese, la presenza di altre organizzazioni di stampo locale non impensierisce: l’offerta di Ariba è, infatti, tradotta, pur essendo standard per tutto il mondo, così come lo sono i campi in cui la casa di Sunnyvale è maggiormente attiva, vale a dire financial service, farmaceutico e Pubblica amministrazione. “Il nostro approccio è il medesimo nelle varie country – ha proseguito Dahan -, anche in termini di prodotto. In Italia, tuttavia, cerchiamo di dare maggiore impulso ai settori del retail e del fashion, oltre a essere già presenti nelle utility”.


Un discorso a parte va, invece, fatto per le Pmi, per le quali Ariba non ha a portafoglio proposte specifiche (non essendo il principale target di riferimento), contando, invece, sull’outsourcing e sull’Asp.

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