L’enterprise content management non è più facoltativo

Analytics, social business e consumerization, sono tutti aspetti che hanno a che fare con la nuova immagine delle informazioni aziendali. Ne parliamo con Fabrizio Bonotti di Open Text.

C’è una linea diretta che collega l’enterprise content management con il business process management? Per capirlo, toccando tutti i punti di mezzo, ne abbiamo parlato con Fabrizio Bonotti, country manager per l’Italia di OpenText.

D: Si può dire che l’Ecm sia ormai diventata una linea centrale nell’It aziendale. Come ha fatto, cosa è accaduto?

B: Le organizzazioni si stanno rendendo conto dell’importanza strategica del loro patrimonio informativo, dalle e-mail e documenti ai video e contenuti web, e al tempo stesso, il volume dei contenuti continua a crescere ad un ritmo esponenziale. L’Ecm non può più essere facoltativo. Le aziende che non adottano un approccio strategico alla gestione dei contenuti vanno incontro a problemi di produttività e a rischi di conformità.

D: Su una ipotetica bilancia in mano al responsabile It, pesa più l’Ecm o gli analytics?

B: Non si può pensare di dare un peso maggiore ad uno o all’altro elemento. Con il crescere costante del volume dei contenuti le analytics stanno diventando elementi critici per le aziende che si trovano a dover gestire i propri contenuti. Alla base c’è l’idea è di aiutare le aziende a sfruttare gli enormi silos di contenuti in modo automatico, consentendo loro di trarne un vantaggio e un valore di business. Pertanto le organizzazioni devono gestire strategicamente i contenuti, come sopra indicato, così come adottare una modalità di analisi dei contenuti per poter effettuare ricerche attraverso di essa e comprendere quali le migliori modalità a supporto del business.

D: E se quella bilancia fosse in mano al business, per esempio al marketing, il peso cambierebbe?

B: Le analytics stanno diventando una funzionalità importante di molte applicazioni che riguardano i contenuti.

D: C’entra la crisi in queste valutazioni o c’è dell’altro?

B: La crisi c’entra indirettamente, nel senso che può aver accelerato tale sviluppo, che però era fisiologico. Una maggiore competizione e maggiore qualità del servizio pretesto dai clienti hanno costituito un elemento di selezione, la crisi può aver influito in questo senso, ma non è stata determinante.

D: Di che competenze c’è bisogno in azienda affinché l’Ecm sviluppi energia motrice?

B: L’Ecm ha registrato una rapida evoluzione negli ultimi due anni. Non è più solo focalizzata sui sistemi tradizionali dei record, come la conformità o il record management, ma comprende anche i sistemi di engagement con tecnologie come social business e customer experience management. Queste tecnologie sono oggi applicate a soluzioni come l’innovation management. Di pari passo con i trend attuali, come mobilità e consumerizzazione, i clienti possono adottare in azienda soluzioni senza precedenti, ottenendo concreti benefici come l’innovazione e una migliore efficacia organizzativa.

D: Quanto è stretto il legame fra Ecm e social business? E in termini pratici come si traduce in fatto di velocità d’azione progettuale?

B: Il Social business sta rapidamente diventando parte integrante del tessuto delle moderne soluzioni di Ecm ed è un elemento critico per le capacità di collaborazione disponibili all’interno di una suite Ecm.

D:  Con Global 360 e Metastorm avete completato un’offerta di Business process management. Realisticamente, per chi in Italia, oggi?

B: Oggi il Bpm è un priorità per qualsiasi Cio o responsabile dei sistemi It di un’azienda. Gli strumenti di gestione dei processi sono un pilastro portante attorno al quale ruotano tutte le applicazioni di business strategiche. Stiamo lavorando in tutti i paesi in cui OpenText è presente per integrare tali offerte e per divulgare sul mercato i vantaggi offerti dal Bpm.

D: Come arrivate sul mercato italiano: con chi e per chi?


B: A oggi, operiamo sia in modo diretto che indiretto per disporre di una struttura flessibile e in grado di rispondere alle diverse e specifiche esigenze dei nostri clienti. Attraverso la diretta ci focalizziamo sul mercato enterprise dei large account per tutti i segmenti di mercato con un particolare focus sulla Pa. Operiamo anche in modo indiretto tramite una serie di partner, siano essi grandi aziende di consulenza che partner tecnologici come Sap; azienda con la quale collaboriamo con successo a livello commerciale e tecnico.

D: Che ne è di Vignette?

B: OpenText Web Experience Management è la versione attuale del software fornito precedentemente da Vignette. É una parte fondamentale delle nostre soluzioni di Customer Experience Management. Il Cem è alla base dei cambiamenti di business, che i team di marketing all’interno delle aziende devono affrontare oggigiorno. Diventa uno strumento estremamente efficace per studiare una strategia di social business, ispirare il marketing mobile e online con al centro il cliente, gestire i brand a livello globale, incrementare la soddisfazione dei clienti verso il servizio online, e offrire comunicazioni online e offline altamente personalizzate.

D: Credete all’affermazione del Bring your own device?

B: Comporterà cambiamenti nel demand management e, a ritroso, nella progettualità It?
Sì, questa tendenza è reale e cambia completamente la dinamica dei dipartimenti It aziendali. L’It non ha più il pieno controllo e il panorama It aziendale è molto più eterogeneo che mai. Questo è positivo per i fornitori che facilmente possono operare in ambienti misti su diverse piattaforme, come noi.

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