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Lenovo: la trasformazione dà risultati

Lenovo ha annunciato i risultati per il suo quarto trimestre fiscale e per l’intero anno, concluso il 31 marzo 2017, che è stato un anno di trasformazione in cui Lenovo ha compiuto progressi nell’attuazione e nell’esecuzione della sua strategia “a tre ondate”, pensata per rispondere alle sfide dei business di oggie a per posizionarsi al meglio per una crescita continuativa nel lungo periodo.

Le tre ondate spiegate dal Ceo

Yang Yuanqing, Presidente e Ceo di Lenovo ha sottolineato in una nota come “Nonostante le condizioni di mercato Lenovo ha visto il rilancio del fatturato nel quarto trimestre, dopo cinque trimestri di declino. Per spingere la crescita abbiamo definito una strategia che chiamiamo a tre ondate. Continueremo a perseguire la leadership nel mercato del PC nella prima ondata, mentre costruiremo i due motori di crescita dalle nostre attività della seconda ondata, mobile e data center. Contemporaneamente, metteremo in atto la nostra terza ondata di Device + Cloud e Infrastruttura + Cloud per cogliere le opportunità delle nuove tecnologie”.

L’Italia è ripartita – Intervista a Emanuele Baldi

In Italia, che fa parte del Territorio Italy & Israel, Lenovo rimane tra i tre player principali del mercato pc, con una quota superiore al 15% (dato IDC) e particolarmente forte nel mercato Enterprise.

Nel Data Center Group e Mobile Business Group, grazie alla trasformazione per attività, si vedono i primi segni del nuovo rilancio, con il maggior supercomputer europeo installato in Italia (“Marconi” al Cineca di Bologna).

Abbiamo commentato i risultati con Emanuele Baldi, A.D. e General Manager di Lenovo in Italia, che ci ha detto che «lo scenario italiano è molto simile a quello globale. Godiamo di un miglioramento strutturale del datacenter group. Le problematiche relative al canale sono state risolte. Il Q4 è stato positivo anche in Italia, con un bel rimbalzo, che dimostra che l’integrazione è stata digerita».

Segno che Lenovo è in trasformazione? «Dal primo gennaio – spiega Baldi – la decisione di specializzare maggiormente le aree di business è entrata nel vivo».

Come si riesce a differenziare l’offerta sul mercato computing? «Noi stiamo lavorando sulle aree di business, con la focalizzazione giusta per i mercati e in questo senso abbiamo ottimizzato la performance di mercato. Sul piano tecnologico alto, ora siamo leading su due aree: HPC e software defined. Ma non semplice: stiamo parlando di iperconvergenza complessa. Sull’ibrido stiamo investendo come abilitatori di soluzioni».

E sul fronte mobile? «È significativo che per la prima volta dopo 4 anni abbiamo detronizzato il leader dei laptop. Una cosa che dà il senso di come Lenovo fornisca soluzioni innovative. Grandissima è la crescita nel segmento detachable. Del 69% a livello mondo».

Quali sono i plus e i minus di Lenovo in Italia? «Cominciamo dai minus: il mercato italiano ha un’aggressività della competition più alta che altrove. Ciò genera su di noi una maggiore pressione sul piano della redditività. Ma il lato positivo ha la stessa faccia: dopo anni diffiicili abbiamo tolto di mezzo le vecchie problematiche dell’inventory e stock, e ora stiamo risalendo».

I numeri di un anno di trasformazione

Per il quarto trimestre, il fatturato di Lenovo è stato di 9,6 miliardi di dollari, con un incremento del +4,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, alimentato in parte da buone prestazioni nei PC e smart device e nel business mobile. Per l’intero anno fiscale, concluso il 31 marzo 2017, i ricavi di Lenovo sono stati di 43 miliardi di dollari, in calo del -4,2 per cento rispetto all’anno precedente.

Il risultato operativo del quarto trimestre è stato di 74 milioni di dollari USA. Per tutto l’anno, il margine operativo di Lenovo è stato di 672 milioni di dollari USA. L’utile netto del trimestre è stato di 107 milioni di dollari, mentre l’utile netto per l’intero anno è stato di 535 milioni di dollari, con un incremento di 660 milioni di dollari anno su anno.

Emea al recupero

Nella regione EMEA, Europa, Medio Oriente e Africa, le vendite consolidate nel quarto trimestre hanno registrato una crescita del +5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando a 2,6 miliardi di dollari. Per tutto l’anno, il fatturato è stato di 11,2 miliardi di dollari, con un decremento rispetto all’anno precedente, del -5,1 per cento. Il fatturato EMEA rappresenta oggi il 27,4% di quello complessivo della società nel quarto trimestre, e il 26% per tutto l’anno.

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