L’efficienza in aeroporto passa dallo storage

Al Guglielmo Marconi di Bologna le soluzioni NetApp consentono al team It guidato da Roberto Raciti di ragionare in ottica di business continuity.

Deciso a garantire la continuità del business e l’archiviazione sicura della mole di informazioni e dati inerenti servizi di comunicazione, accettazione e imbarco dei passeggeri, sistemi di alert, gestione dei piazzali degli aeromobili fino ai servizi rivolti alle compagnie aeree e alle infrastrutture presenti, l’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna si è rivolto al, già da tempo, partner Sinergy per l’implementazione una soluzione MetroCluster basata su NetApp Fas3140.

A questa si è, poi, aggiunta la parte software per il disaster recovery e il backup dei dati, rispettivamente costituita da SnapMirror e SnapVault, a conferma di come l’adeguamento dell’infrastruttura al dinamismo del business, passi dalla corretta gestione dello storage. Ne è convinto, Roberto Raciti che, in qualità di It manager della struttura aeroportuale bolognese dalla quale transitano oltre cinque milioni di passeggeri all’anno, ha nuovamente scelto NetApp.

La storia dell’Aeroporto di Bologna con il fornitore di soluzioni per la gestione dei dati ha, infatti, inizio nel 2006 con l’implementazione di una soluzione di fascia entry level da 1,3 Tb. Nel corso degli anni, l’infrastruttura di cui è a capo Raciti, ha optato per una serie di ampliamenti e aggiornamenti del parco installato, in risposta alla crescente necessità di spazio e all’evoluzione delle tecnologie adatte alle esigenze di un’azienda che non produce prodotti, ma vende servizi.

Con il passaggio al modello Fas3140, a essere particolarmente apprezzato dal team che si occupa dell’It è stata una maggiore garanzia della continuità di servizio ottenuta grazie al miglioramento delle prestazioni del sistema e al consolidamento di informazioni precedentemente conservate all’interno di diversi sistemi basati sullo storage NetApp. Grazie alle nuove funzionalità è stato, inoltre, possibile configurare in tempi più brevi le macchine virtuali e creare con maggior facilità nuove aree storage per applicazioni specifiche.

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