L’Ecm di Interwoven muove verso il Content Network

La società ha reingegnerizzato l’offerta di Enterprise content management sulla base della Service oriented architecture. In vista, la possibilità di fornire l’Ecm come servizio.

2 marzo 2004

Mai come in questi ultimi tempi le aziende si sono mosse verso una razionalizzazione delle infrastrutture It. Un trend che procede di pari passo con lo sfoltimento dei fornitori di tecnologia, chiamati a rendere sempre più aperte e integrate le proprie offerte. È il caso dell’Enterprise content management, un mercato dalle molteplici declinazioni, che ormai chiede a chi vi opera la capacità di affiancare alla classica gestione dei contenuti Web, anche il document management, la collaboration, il digital asset e il record management. È proprio questo il percorso che ha seguito Interwoven, società californiana attiva dal ’95 nella gestione del Web content e che ora, in seguito alle evoluzioni di prodotto e ad alcune partnership trasformate in acquisizioni, come Metacode, Mediabin e iManage, si presenta come fornitore a tutto tondo sul mercato dell’Ecm.


Con una fatturato 2003 di 111 milioni di dollari e 26 filiali in 15 Paesi al mondo, l’azienda è presente in Italia da un anno con una struttura di otto persone. “Il 60% delle revenue worldwide sono originate dalla vendita di licenze – ha puntualizzato Luca Gargaglione, country manager di Interwoven Italia -, ma è nostra intenzione far crescere questo contributo fino al 70%, facendo diminuire il peso dei servizi. Siamo, infatti una società tecnologica e, una volta garantita la corretta consulenza sul prodotto, ci appoggiamo ai nostri partner commerciali per tutta la fase di implementazione”. Tra gli accordi internazionali Interwoven vanta alleanze con società del calibro di Accenture, Deloitte Consulting e Ibm, mentre a livello locale spicca soprattutto E-tree del Gruppo Etnoteam.


“Accanto a queste ci sono, poi, le partnership tecnologiche – ha sottolineato Gargaglione – con Ibm, Bea, Sap, Siebel, Microsoft, e tanti altri fornitori It per un totale di 2.700 clienti diversificati nel settore del finance, legal, retail, farmaceutico, governmet, telco, manufaturing e technology. In Italia le nostre principali referenze sono rappresentate da Vodafone, Pirelli, Postecom, Banca popolare di Milano, Intesa Mediofactoring, Fiat, Novartis, Bnl Ducati e GruppoMps”.


Sui clienti storici le soluzioni implementate sono tipicamente di Web content management, spunto iniziale per l’integrazione di nuovi moduli Ecm. “I clienti più recenti – ha precisato Carlo Sarugeri, technical manager di Interwoven – hanno cominciato, invece, con l’Enterprise content distribution, usando la nostra piattaforma per standardizzare la distribuzione del contenuto e del codice fra gli ambienti di sviluppo e gli application server di produzione. In questi casi ci confrontiamo spesso con soluzioni sviluppate in proprio, difficili da gestire non appena crescono di complessità, mentre il nostro è uno strumento potente e facile da usare”.

Un priorità per i Cio


Il problema della gestione dei contenuti rappresenta ormai una priorità per i Cio delle aziende, frastornati dalla diversa natura di dati che fino a oggi sono stati trattati all’interno di silos scollegati.


“Da una parte le aziende hanno le varie tipologie di contenuti – ha schematizzato Gargaglione -, da cui tra l’altro derivano le varie forme di content management, ossia i documenti, i file multimediali, il codice, i record e le pagine Html. Dall’altra parte ci sono le iniziative. Una banca, per esempio, può implementare un sito di online banking, un’iniziativa Crm, una extranet per gestire i contatti con i partner, oppure dovrà archiviare documenti per motivi legali. In mezzo ci sono i team di lavoro, i dipendenti che devono intermediare tanti contenuti differenti su tante iniziative diverse. Può essere il marketing, il call center, l’Hr o possono essere gli sviluppatori interni. Con la nostra piattaforma contiamo di offrire loro un valido sistema di content management dagli strumenti semplici, in grado di fare inserire, modificare, validare e archiviare contenuti diversi, portandoli in modo trasversale su tutte le iniziative attive, in sostanza, gestendo l’intero content lifecycle”.


Fino ad oggi le aziende si sono, invece, limitate a costruire isole di contenuti, la cui gestione è ancorata ad applicazioni specifiche. “Finora, le società hanno implementato un content management di tipo lite – ha continuato Gargaglione –. Numerose applicazioni di Crm o Erp offrono, infatti, soluzioni integrate per la gestione dei dati, che, però, non possono essere condivisi trasversalmente. Al contrario, la nostra tecnologia è in grado disaccoppiare le applicazioni e i contenuti, eliminando questa cablatura limitante, pur tenendo presente la diversa natura dei documenti trattati. Quasi tutte le aziende attive sul mercato dell’Ecm convogliano, infatti, i documenti, file multimediali, record, pagine Web ed e-mail, in un database. Ma questa, secondo noi, è una soluzione complessa da realizzare, in grado di funzionare se si hanno un paio di contenuti diversi da gestire e, quindi, si riesce a trovare facilmente un trade off nella strutturazione del repository centralizzato. Diversamente è meglio procedere per contenitori ottimizzati, attribuendo le mail a un mail server, i file a un file server e i dati strutturati a un database, e usare un approccio cross per far condividere i contenuti tra le diverse applicazioni”.


Per garantire questa caratteristica alla propria offerta, Interwoven ha, quindi, proceduto alla reingegnerizzazione della propria architettura, basandola sui Web service. “La scommessa sulla Service oriented architecture – ha commentato Sarugeri – garantisce alle nostre soluzioni Ecm l’integrazione all’interno di qualsiasi applicazione e pone le basi per lo sviluppo della nostra offerta futura, Content network, ossia un content management distribuito in tutta l’azienda e tra tutte le applicazioni”.


 


Le soluzioni per aree aziendali


Intorno alle sei declinazioni dell’Ecm, rappresentate da collaboration, E-mail, document, Web content, digital asset e record management, Interwoven ha sviluppato tre servizi fondamentali. “Il primo è la distribuzione dei contenuti – ha specificato Gargaglione –, una soluzione utile per aziende distribuite geograficamente e che, quindi, dispongono di application server replicati localmente. Gli strumenti che mettiamo a loro disposizione permettono una distribuzione dei contenuti in maniera controllata, uniforme e coordinata. Il secondo servizio è rappresentato dalla content intelligence. Tramite dei tag descrittivi, creati attraverso un motore di generazione ereditato in seguito all’acquisizione di Metacode e attaccati a ciascun contenuto, siamo in grado, infatti, di semplificare la ricerca dei dati, la loro catalogazione e personalizzazione. Il terzo servizio è costituito, infine, dalla content integration, per l’integrazione e la riusabilità dei contenuti tra diverse applicazioni”.


Al di sopra di questa offerta, descritta per funzionalità, Interwoven è in grado di sviluppare soluzioni su misura. “Attraverso la combinazione di moduli specifici ha continuato Gargaglione – possiamo risolvere problematiche specifiche per aree aziendali. Un’ufficio marketing dovrà gestire, infatti, più spesso problemi di digital asset management, riconducibili alla gestione del brand o al coordinamento per il rilascio di un prodotto. Soluzioni di collaboration e file management saranno più richieste, invece, dalla parte finance, mentre il record e il document management sarà più appannaggio legal”. Proprio sulla base di queste problematiche ricorrenti, Interwoven è in grado di riproporre soluzioni già implementate, che per ora sono focalizzate su compliance, deal management e brand management.

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