Le sentenze di Idc: pollice verso per Windows Nt e per i NetPc

“Dalla “”Briefing session”” di Tokyo arrivano previsioni precise quanto sorprendenti da uno dei piu importanti e influenti analisti di mercato a livello mondiale. Unix continuer` a guidare il mercato dei server.”

Notizie poco piacevoli, soprattutto per Microsoft, arrivano dall’annuale
"Briefing session" di Idc, appena tenutasi a Tokyo. L’analista americano
(uno dei più influenti a livello mondiale) ha approfittato dell’occasione
per lanciare precise quanto sorprendenti previsioni sul futuro nel mondo
dei server e del personal computing. Windows Nt e i NetPc non partono
favoriti e, per imporsi, dovranno essere sostenuti da sforzi economici
superiori a quelli attuali.
Nel mondo dei server, secondo Idc, all’ambiente di Microsoft occorreranno
almeno cinque anni per essere realmente competitivo con Unix. Susan
Frankle, direttore ricerche sui server, ha riconosciuto come Nt abbia fatt
o
significativi passi avanti su file e print server, così come sulle
applicazioni Internet di base, ma non è ancora in grado di fornire rispost
e
universali per ogni genere di utenti
. Nel 2000, dunque, sarà ancora
Unix, nelle sue diverse facce semi-proprietarie a comandare nel mondo dei
server. Secondo Idc, occorrono ancora investimenti troppo alti per
convertire ambienti Edp e persone verso Nt. I vendor Unix, peraltro, stanno
continuando a investire nello sviluppo dei loro ambienti e questo, per ora,
rassicura gli utenti e non dà loro motivo di desiderare un cambio.
Susan Frankle è stata ancora più puntuale:Non vediamo oggi Windows N
t
nelle applicazioni Internet strategiche. Unix continuerà a essere
l’ambiente per le applicazioni transaction-oriented sul Web
. I vendor
software hanno in gran parte portato le loro applicazioni sotto Nt, ma in
molti casi non è stata fatta una piena ottimizzazione. Secondo la Frankle,
ci vogliono dieci anni per avere un ambiente completo in termini funzionale
e di scalabilità e Nt ha solo cinque anni di vita "vera". Non giova
all’ambiente nemmeno l’eccessivo legame con le piattaforme Intel e da
migliorare sono anche i servizi a valore aggiunto e il supporto
all’installazione su scala d’impresa.
Sul fronte microinformatico, la "scure" di Idc si è abbattuta soprattutto
sui NetPc, considerati più che altro un trucco per distogliere l’attenzion
e
dai network computer. Nonostante il clamore che ha accompagnato i primi
annunci, i costruttori non sembrano per ora attendersi grandi boom di
vendita. Le previsioni dell’analista parlano di 200mila pezzi venduti per
quest’anno, ma la cifra potrebbe non essere rispettata perché qualche
vendor è in ritardo sui tempi di rilascio. Secondo Sean Kaldor, direttore
del review trimestrale sui pc di Idc, il NetPc è una specie di
prodotto-ponte, inventato da Intel e Microsoft in attesa di poter ribassare
i prezzi e il total cost of ownership sui pc tradizionali
.

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