Le ripercussioni It del merge Aol-Time Warner

A un anno dal primo annuncio, la fusione fra America On Line e Time Warner e stata definitivamente approvata. Nasce un gigante della multimedialit` e del Web, ma non manca un impatto diretto anche sul futuro dell’It.

Il gigante da oltre 100 milioni di dollari può finalmente nascere. A
un anno dal primo annuncio e dopo infinite discussioni e confronti,
America On Line e Time Warner hanno avuto il via libera da tutte le
autorità e possono rendere operativa la propria fusione. Se l’accesso
Internet e la multimedialità sono i settori nei quali la nuova entità
potrà da subito far valere il proprio imponente peso, non mancano
implicazioni anche nel campo dell’It aziendale. In particolare, gli
interessi del colosso mondiale sul broadband e sull’instant messaging
avranno riverberi sugli ambienti aziendali, nei quali un numero
crescente di dipendenti e collaboratori tende a lavorare in remoto e
l’uso di sistemi di scambio comunicativo veloci e interattivi appare
più affidabile agli occhi di dirigenti e It manager corporate.
Non a caso, la più importante approvazione al merge, ovvero quella
dell’americana Federal Communications Commission (Fcc) è subordinata
a qualche condizione, proprio per impedire una minaccia eccessiva
alla competizione nei mercati dell’accesso a Internet e dell’instant
messaging. Una richiesta immediata è che anche gli Isp non affiliati
ad Aol-Time Warner possano avere accesso alla rete del colosso, per
evitare favoritismi. Ma l’attenzione della commissione si è
soffermata soprattutto sul futuro dell’instant messaging, cercando di
prevenire la chiusura dell’accesso alla rete di utenti e il
conseguente probabile dominio sul mercato delle future applicazioni
di instant messaging video.
Questo genere di applicazioni rappresenta il futuro della
comunicazione aziendale, consentendo il dialogo in tempo reale fra
diversi interlocutori, laddove le attuali e-mail e poste vocali sono
ancora monodirezionali. I consumatori stanno già abbracciando in modo
crescente questo servizio, ma è con le imprese che si potrà fare il
vero business. Garantire l’apertura della rete di utenti consentirà
di fatto di poter mettere in comunicazione utenti con differenti
sistemi di instant messaging e per i fornitori diventerà critico
poter offrire ma migliore interoperabilità. Organismi di
standardizzazione come l’Ietf (Internet Enginnering Task Force)
stanno lavorando su questo fronte, ma sono attivi anche gruppi di
vendor, come l’ImUnified.

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