Le reti Enterasys guidano il business

Con la nuova strategia Business Driven Networks, la società statunitense torna a essere aggressiva sul mercato. Annunciata una nuova architettura che rinnova la gamma con la serie Matrix N. Novità anche nella sicurezza.

15 maggio 2003 Enterasys Networks raffina la propria strategia orientata alle reti intelligenti per le imprese, sviluppando il concetto di Business Driven Networks.

La società è appena uscita da un periodo difficile, determinato da un’indagine fiscale che, pur essendo di natura riservata, l’azienda ha deciso di rendere pubblica, sfidando le logiche borsistiche. Oggi che la Sec (Securities and Exchange Commission), l’ente di sorveglianza della borsa statunitense, ha chiuso l’inchiesta «senza alcuna sanzione», come ha ribadito Davide Losi, marketing manager e major account sales manager di Enterasys Italia, il risultato è un ritorno di immagine per un’azienda che vanta risultati positivi, anche se contingentati da un mercato, quello del networking, in sostanziale recessione. In ogni caso, Enterasys ha chiuso il quarto trimestre consecutivo con un fatturato di circa 120 milioni di dollari, raggiungendo il break even operativo nell’ultimo trimestre dell’anno fiscale 2002 e maturando una liquidità di 313,3 milioni di dollari, a testimonianza della solidità finanziaria. Anche in Italia, c’è soddisfazione per un primo trimestre 2003 chiuso con un giro d’affari di 4,2 milioni di dollari, contro un obiettivo fissato a 2,9 milioni e, quindi, con un +45% anche rispetto al trimestre precedente (ultimo del 2002) chiuso a 2,8 milioni di dollari.

Se è vero che in questi momenti di crisi si deve investire, Enterasys Networks lo ha fatto in tecnologia, annunciando due nuove gamme di apparati e il consolidamento del resto del portafoglio, all’insegna, appunto della nuova strategia Business Driven Networks. Questa è basata sugli obiettivi di sicurezza, produttività e agilità, che le soluzioni di rete intelligente devono possedere per essere progettate per i clienti e in linea con le priorità aziendali.
Alle spalle della “vision” si trova un nuovo motore di switching, la Distributed Forward Engine (Dfe), che alimenta i nuovi dispositivi della serie Matrix N. Questi si vanno a posizionare nella fascia medio alta del mercato, immediatamente sopra gli switch Matrix E della casa statunitense, con la quale condividono lo chassis. L’ingegnerizzazione, però, è diversa, per cui, per esempio, il Matrix E7 può utilizzare le schede della serie N, sfruttandone la maggiore densità, ma non viceversa.
Evidentemente, solo con un nuovo Matrix N si potranno ottenere tutti i benefici della nuova gamma.

A completare la famiglia sono previsti anche dispositivi di fascia inferiore (in codice Matrix C), le cui caratteristiche non sono state ancora ufficialmente presentate.

La serie N si compone, al momento, di due modelli: N3 e N7. I due, come ha spiegato Claudio Izzo, presales manager di Enterasys Italia, possiedono le stesse caratteristiche funzionali, distinguendosi per il numero di slot, rispettivamente 3 (orizzontali) e 7 (verticali). Al centro, come accennato, la nuova engine Dfe, basata su Asic e sull’architettura Integrated Services Design e Advanced Distributed Architecture di Enterasys. Questa “migliora le capacità della singola porta, permettendo di aumentare la densità dello switch, che, nelle prossime versioni, dovrebbe arrivare a 72 porte 10/100BaseTx Rj-21 e 2 porte 10 GE ottiche (di cui una sola attiva – ndr)”, come ha affermato Izzo.

La nuova architettura consente di integrare tutti i servizi su un singolo modulo: più precisamente, l’elaborazione dei pacchetti multilayer (da L2 in su), i servizi Vlan, l’IP routing nativo, la sicurezza (con supporto dello standard 802.1x, che Enterasys ha contribuito a definire) e le funzioni di analisi, controllo e gestione. Tra le altre caratteristiche, segnaliamo la classificazione avanzata multilivello dei pacchetti, da L2 a L4, che consente di ottimizzare il flusso del traffico, introducendo la quality of service.

Garantita l’affidabilità dalle funzionalità di Ohas (Optimized High Availability Services), che comprendono il failover automatico delle Dfe (una di queste è deputata a essere master, ma tutte memorizzano la configurazione per diventarlo all’occorrenza). Inoltre, i moduli possono essere rimossi a caldo, essendo anche dotati di capacità di autoconfigurazione.

Enterasys ha presentato anche altre importanti novità. Più precisamente, una nuova serie di router siglata Xsr. Annunciata un anno fa, questa nuova serie è in via di completamento e segna il ritorno al routing puro per la società statunitense. A questo, però, i “security router” aggiungono importanti funzionalità di sicurezza, come ormai si ritiene indispensabile per un simile apparato di periferia.
Se i nuovi Xsr racchiudono tutte le funzionalità di protezione perimetrale, peraltro, va ricordato che Enterasys dispone anche della serie di dispositivi Aurorean per la realizzazione di Vpn (Virtual Private Networks). Inoltre, la società sta spingendo sempre più nella diffusione del proprio sistema di intrusion detection Dragon.

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