Le Pmi si affidano di più al venture capital

Il 2009 ha registrato una flessione degli investimenti del 52%, ma è aumentato nettamente il coinvolgimento delle aziende sotto i 250 dipendenti

Le piccole e medie imprese italiane si affidano sempre di più al capitale di rischio, il cosiddetto venture capital: è quanto evidenzia la fotografia scattata dalla Direzione generale per la politica industriale e dalla Direzione generale per le Pmi del ministero dello Sviluppo economico, presentata in occasione del workshop «Il capitale di rischio quale leva strategica per la nascita e la crescita delle piccole e medie imprese – Ruolo e modalità dell’intervento pubblico per lo sviluppo del mercato». In realtà, se si prende in esame il complesso delle aziende nazionali, nel 2009 gli effetti della crisi finanziaria internazionale si sono manifestati anche sul venture capital e sul private equity, con investimenti per 2,6 miliardi di euro, in calo del 52% rispetto al 2008, quando l’investimento complessivo aveva superato i 5 miliardi.

La crescita delle Pmi
La nota positiva, in compenso, è il maggiore ricorso a questi strumenti da parte delle Pmi. Lo scorso anno si è infatti osservato un incremento del peso delle aziende di piccole e medie dimensioni: il 77% delle operazioni (71% nel 2008) ha riguardato imprese con meno di 250 dipendenti e ben il 50% ha interessato piccole aziende con meno di 50 dipendenti. Il peso totale sul volume degli investimenti delle società sotto i 250 dipendenti è stato del 40%, un dato in evidente crescita rispetto al 21% del 2008. Risultati simili si riscontrano dall’analisi del fatturato delle società oggetto degli investimenti di venture capital: il 75% delle operazioni si è concentrato lo scorso anno su aziende con un giro d’affari inferiore ai 50 milioni di euro, contro il 67% del 2008. E il 60% degli investimenti realizzati nel 2009 in piccole e medie imprese ha riguardato società con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro.

Ancora indietro il Sud
Per quanto concerne la distribuzione geografica degli investimenti, nonostante l’incremento dei capitali destinati a imprese situate nel Sud Italia (108 milioni di euro, +55% rispetto al 2008), il coinvolgimento del Mezzogiorno in termini quantitativi rimane comunque marginale e pari ad appena il 4% degli investimenti complessivi. Risultati analoghi si riscontrano anche in termini di numero operazioni, con soltanto 12 investimenti realizzati nel 2009 (5% del totale).
Per favorire l’avvicinamento delle piccole e medie imprese al capitale di rischio, il ministero dello Sviluppo economico ha siglato lo scorso aprile un accordo di collaborazione con l’AIFI-Associazione italiana di Private Equity e Venture Capital, con l’obiettivo di organizzare incontri informativi/formativi in materia con il coinvolgimento delle associazioni di impresa e delle Camere di Commercio, con una particolare attenzione verso il Mezzogiorno.

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