Le Pmi del Sud sono in ritardo nell’It

La diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in Veneto e Lombardia ha pochi punti in comune con la Puglia

Nel corso del 2008, l’Osservatorio Smau ha svolto ricerche – curate dall’Osservatorio Ict & Pmi della School of Management del Politecnico di Milano – sul livello di adozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte delle Piccole e medie imprese in tre Regioni: Veneto, Lombardia e Puglia. Lo studio, che ha coinvolto circa 1.500 aziende nelle tre Regioni, è stato effettuato ponendosi tre obiettivi: analizzare il livello di maturità infrastrutturale, applicativa e Ict delle imprese con numero di addetti compreso tra 10 e 500; indagare l’utilizzo delle Ict – con specifico focus sulle componenti dell’infrastruttura Ict e sul parco applicativo – nelle aziende con numero di addetti compreso tra 10 e 500; stimare la dimensione del mercato It relativo, cioè, all’acquisto di hardware, software e servizi It, da parte delle imprese con meno di 500 addetti.

La maturità delle imprese
Dall’analisi della maturità Ict delle Pmi nelle tre Regioni prese in esame è emerso che il Veneto e la Lombardia vanno di pari passo: 2 imprese su 3 sono “lungimiranti” o “impostate”. Si tratta di aziende che hanno saputo far evolvere l’infrastruttura It e il parco applicativo utilizzando tecnologie e soluzioni allo stato dell’arte (lungimiranti) o hanno iniziato a razionalizzare l’infrastruttura It (impostate). In Puglia, invece, la situazione è caratterizzata da luci e ombre: da una parte, la percentuale di imprese lungimiranti è in linea con la media delle Pmi italiane; dall’altra, più del 50% delle Piccole e medie imprese pugliesi, in particolare quelle di piccole dimensioni, sono ancora immature dal punto di vista dell’utilizzo di tali tecnologie. Non si sono notate, invece, differenze sostanziali tra le tre Regioni riguardo i settori merceologici.

Il parco applicativo
 L’analisi del parco applicativo delle Piccole e medie imprese delle tre Regioni ha fatto emergere uno scenario complessivamente positivo, sebbene si ravvisino alcune aree di miglioramento, in particolare in Puglia. Anche in questo caso, Veneto e Lombardia sono allineate: rispetto alla media nazionale sono maggiormente diffusi gli Erp internazionali (6 e 75, rispettivamente in Veneto e in Lombardia, contro il 3% a livello nazionale) a fronte di una minore presenza di imprese con un parco applicativo elementare. In entrambe le Regioni, la maggior parte delle applicazioni che “completano” le funzionalità dei sistemi gestionali sono più diffuse rispetto alla media delle Pmi italiane.
La maggior parte delle imprese, con un numero di addetti tra 250 e 500, utilizza applicazioni di business intelligence per supportare le aree marketing e vendite, controllo di gestione, finance e produzione. Le applicazioni intranet sono diffuse in circa il 20% delle piccole imprese (10-49 addetti) del Veneto e nel 30% di quelle della Lombardia, fino ad arrivare a circa il 60% nelle aziende di dimensioni maggiori di entrambe le Regioni. Infine, le applicazioni mobile & wireless più diffuse sono quelle di automazione della forza vendita e di gestione del magazzino. Oltre alla percentuale di imprese che hanno adottato sistemi gestionali evoluti inferiore alla media nazionale (22% rispetto al 29%), in Puglia la percentuale di imprese che hanno scelto di integrare il sistema gestionale attraverso l’utilizzo di applicazioni “evolute” (business intelligence, Crm, applicazioni mobile & wireless…), è inferiore alle altre due Regioni.

L’infrastruttura Ict
 Analizzando l’infrastruttura Ict si nota uno scenario complessivamente positivo rispetto alla media italiana. Nel 40% delle imprese lombarde, nel 17% di quelle venete e nel 16% di quelle pugliesi è presente un’infrastruttura “evoluta”. La percentuale di imprese che utilizzano un’infrastruttura “embrionale” è minima in Lombardia (3%), mentre è più elevata e pari al 17% nelle altre due Regioni. Sostanzialmente in linea con la media italiana, invece, la percentuale di aziende che utilizzano un’infrastruttura Ict “in evoluzione”. Infine, rispetto ai dati rilevati a livello nazionale, in tutte e tre le Regioni sembrano avere un peso rilevante le infrastrutture proprietarie, coerentemente con la maggiore diffusione di sistemi sviluppati ad hoc che, nella maggior parte dei casi, si basano su tali infrastrutture.

Il mercato It nelle Pmi
La dimensione complessiva del mercato It è stata calcolata come somma degli acquisti di componenti hardware, licenze software e servizi It da parte di imprese fino a 500 addetti. Dall’analisi è emerso che il mercato It più vasto è quello della Lombardia, pari a 3.100 milioni di euro, in linea con la maggior dimensione del tessuto economico-produttivo della Regione, con una spesa media per addetto pari a 1.100 euro. In Veneto, la spesa complessiva ammonta a 1.100 milioni di euro a fronte di una spesa media per addetto di 880 euro. Infine, il mercato It della Puglia è pari a 320 milioni di euro con una spesa media per addetto pari a 460 euro.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome