Le opzioni d’uso delle applicazioni gestionali

Nel corso degli ultimi cinque anni, il modello di erogazione delle applicazioni di gestione delle risorse in azienda è molto cambiato e svariate sono le opzioni possibili. Queste le più diffuse: On premise/behind the firewall: è stato il modello di dep …

Nel corso degli ultimi cinque anni, il modello di erogazione delle applicazioni di gestione delle risorse in azienda è molto cambiato e svariate sono le opzioni possibili. Queste le più diffuse:

On premise/behind the firewall: è stato il modello di deployment delle applicazioni più utilizzato negli ultimi 15 anni e continuerà a essere, con tutta probabilità, una scelta molto diffusa anche in futuro presso le grandi aziende. Prevede l’acquisto della licenza per il software e la manutenzione.

On demand/sottoscrizione/Saas: si fonda sulla capacità del fornitore di utilizzare un’infrastruttura condivisa (ovvero hardware, database e connessioni ridondate). Il cliente avrà, così, la possibilità di usufruire delle applicazioni senza accollarsi i costi di acquisizione e deployment. Sarà assicurata, altresì, la possibilità di acquistare solo i moduli funzionali necessari e di aggiungerne di nuovi su richiesta, in genere attraverso delle chiavi software. Questo è quello che viene normalmente definito approccio multi-tenancy per cui una singola istanza, ovvero il deployment dell’applicazione, e un singolo modello dei dati sono messi a disposizione di una pluralità di clienti. I benefici sono l’economicità e la scalabilità di queste soluzioni, ma il rovescio della medaglia è rappresentato dai colli di bottiglia cui vanno incontro gli utenti del servizio nel momento in cui si verifichino molti accessi simultanei all’applicazione. Per ovviare a questo inconveniente, c’è la possibilità di optare per una soluzione single tenancy, che prevede che ciascun server del fornitore di servizio sia concesso in esclusiva a un solo cliente, a garanzia di una maggior sicurezza dei dati e dell’applicazione ospitata, ma a fronte di costi decisamente più elevati. Negli scorsi mesi, però, una nuova opzione, ibrida, ha iniziato a prendere piede: la isolated tenancy, che combina i benefici (alta disponibilità delle applicazioni e basso rischio) tipici dell’approccio single tenancy con la velocità di sviluppo e l’economicità della multi-tenancy. In linea di principio, questo tipo di contratti, della durata media compresa tra 1 e 3 anni, prevede il pagamento di una quota mensile per ciascuna postazione/utente che accede all’applicazione.

Outsourcing: è la scelta privilegiata dalle grandi aziende che cercano, nella maggior parte dei casi, di esternalizzare le attività a basso valore aggiunto, quali la gestione delle fatture. In questo caso, l’outsourcer generalmente offre l’opzione di un bundle di soluzioni tra le quali scegliere quella più adatta alle proprie esigenze, in virtù di contratti siglati con un numero selezionato di vendor.

Modello ibrido: combina varie applicazioni e componenti in un’offerta “su misura” che potrà prevedere il solo outsourcing di alcuni servizi oppure l’utilizzo di soluzioni miste, che combinino elementi “a licenza” con funzionalità “a servizio” nell’ambito dello stesso contratto.

Fonte Yankee Group

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