L’e-mail assume valore legale

La posta elettronica può diventare “posta certificata” al pari di una normale raccomandata con avviso di ricevimento. Sarà resa disponibile dai provider come servizio ulteriore

26 marzo 2004 L’invio e la ricezione di documenti tramite posta
elettronica avrà valore legale. Il Consiglio dei Ministri
ha infatti approvato un Dpr che disciplina l’utilizzo della posta elettronica
non solo nei rapporti con la Pubblica amministrazione, ma anche
fra cittadini.

Di fatto, l’e-mail può diventare “posta certificata
al pari di una normale raccomandata con avviso di ricevimento.
Questa possibilità verrà offerta dai gestori di posta elettronica
come ulteriore servizio.

Dal punto di vista operativo, il decreto sottolinea le due fasi nella trasmissione
dei documenti, ovvero l’invio e la ricezione.
“Certificare” questi due momenti significa che il mittente riceve
dal proprio provider di posta una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta
spedizione del messaggio e dei reagivi allegati. Allo stesso modo, quando il
messaggio arriva al destinatario, il suo provider di posta invia al mittente
la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna, a prescindere dall’apertura
del messaggio. Insieme alla ricevuta di consegna, con indicazione delle data
e dell’ora, può essere inviato al mittente anche la copia completa
del testo del messaggio

Il decreto inoltre stabilisce che la traccia informatica delle operazioni
svolte
(nel caso ad esempio che il mittente smarrisca le ricevute),
venga conservata per 2 anni in un apposito registro, custodito dai provider.

L’elenco ufficiale dei gestori di posta elettronica viene istituito presso
il CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica
Amministrazione), al quale sono assegnati compiti di vigilanza e controllo.

Secondo quanto comunicato dal ministro per l’Innovazione e le Tecnologie
Lucio Stanca, “i messaggi elettronici scambiati fra
amministrazioni e fra queste e l’esterno nel 2003 sono stati oltre 31 milioni.
Ogni lettera che la Pubblica Amministrazione invia con i sistemi tradizionali
comporta un costo stimato in almeno 20 euro, contro i circa 2 euro di una e-mail.
Il Ministero degli Esteri con il passaggio dai tradizionali telegrammi (e la
loro conservazione su carta) all’e-mail ha diminuito di oltre 17 tonnellate
la carta
”.

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