Le gare di Consip aiutano Cdc

Le vendite dirette contribuiscono alla crescita dei ricavi della società di Giuseppe Diomelli che conferma un utile netto di dieci milioni di euro per il 2003

28 ottobre 2003 Le lamentele contro Consip che
trovano terreno fertile nel mondo It non trovano spazio dalle parti di Cdc che
chiude il terzo trimestre in crescita grazie in particolare alla forte crescita
della divisione vendite dirette che opera sui mercati della
Pubblica amministrazione e del Mass merchandising. Il fatturato consolidato nel
terzo trimestre 2003 è pari a circa 122 milioni di euro, in crescita di
oltre il 50%
rispetto al terzo trimestre 2002 (80 milioni di euro); il
fatturato consolidato realizzato nei primi nove mesi del 2003 è pari invece a
circa 392 milioni di euro in crescita di oltre il 20% rispetto al corrispondente
periodo del 2002 (324 milioni di euro); sostanzialmente invariato il
debito finanziario netto al 30 settembre che è di 44,5 milioni
di euro.


Le vendite dirette hanno registrato nel trimestre ricavi per 25 milioni di
euro contro i 3 dell’esercizio precedente, mentre sui nove mesi i ricavi hanno
superato i 68 milioni contro i 5,5 milioni dello scorso anno. In aumento anche
la divisione distribuzione (cash & carry e piattaforma b2b)
che ha chiuso i nove mesi con un aumento del 7% e un giro d’affari di circa 175
milioni di euro, mentre segnali negativi continuano ad arrivare dal retail dove
nei primi 9 mesi del 2003 il totale dei ricavi ha raggiunto i 141 euro milioni
di euro, registrando una flessione del -7%. Confermando l’obiettivo di un
utile netto 2003 di 10 milioni di euro, la società di Giuseppe
Diomelli ha presentato anche il piano triennale che prevede una crescita
dell’utile netto di circa il 30% durante il periodo del piano con un obiettivo
2006 di 18,6 milioni di euro.


Cdc punta ad aumentare la quota sul mercato italiano della
microinformatica dal 7,9% del 2003 al 10,9% nel 2006, grazie alla crescita delle
quote di mercato sui segmenti SoHo e corporate e al consolidamento della
posizione di leadership sui segmenti consumer e Pa e ad aumentare la
focalizzazione delle vendite su prodotti a marchio proprio e soluzioni business.
Dal punto di vista degli indicatori economici e finanziari il piano prevede una
crescita medio annua del fatturato consolidato pari all’11%, da 557 milioni di
euro del forecast 2003 a 743 milioni di euro del piano 2006. I ricavi 2004-2005
vengono aggiornati al ribasso rispetto al precedente piano
industriale
che proiettava una crescita medio annua del fatturato pari
al 19%; viene confermato però un obiettivo di incremento dei ricavi nettamente
superiore rispetto al trend del mercato di riferimento della microinformatica
(hardware e software), previsto in crescita di appena l’1,4% annuo nel periodo
del piano (fonte Sirmi 2003).

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