Le differenze per settore

Quanto detto finora fornisce solo una visione parziale del fenomeno nel suo complesso: non è, infatti, vero che il settore tende a pagare meno le proprie professionalità, bensì si rileva una maggiore cautela nella stipulazione dei contratti. Infatti, n …

Quanto detto finora fornisce solo una visione parziale del fenomeno nel suo
complesso: non è, infatti, vero che il settore tende a pagare meno le proprie
professionalità, bensì si rileva una maggiore cautela nella stipulazione
dei contratti
.
Infatti, non si riduce il numero di risorse con un
alto livello retributivo: chi guadagna oltre 70mila euro rappresenta un
decimo degli intervistati
, ed è in crescita rispetto a poco meno
dell’8% dell’anno scorso.
Tabella


Inoltre, fenomeno che vedremo meglio anche più
avanti nel corso di questo rapporto, la crescita di risorse introdotte
in azienda con contratti di stage o con forme diverse
(formazione,
apprendistato, interinale), contribuisce sicuramente a quel numero di risorse
con una retribuzione più bassa.
Le risorse con maggiore
specializzazione o che ricoprono in azienda ruoli di responsabilità,
percepiscono mediamente uno stipendio maggiore, segno quindi che l’abbassamento
delle retribuzioni non è frutto di un indiscriminato tentativo di ridurre le
spese per personale.
Direzione & gestione è l’area che
presenta la retribuzione lorda più elevata, superiore alla media insieme a
marketing & commerciale, area quest’ultima dove tuttavia
c’è una forte componente di parte variabile che, come vedremo più avanti, ha
impattato significativamente sulle retribuzioni dell’ultimo anno.
Le
aree tecniche sono quelle che presentano le retribuzioni più basse
, non
tanto perché penalizzate, quanto perché sono quelle con la percentuale più alta
di risorse con bassa seniority e in generale con un numero
elevato di risorse molto operative, ma con poche risorse che ricoprono ruoli di
responsabilità.
Rafforza le considerazioni appena fatte la retribuzione
media delle singole figure professionali, che vede differenze marcate tra le
figure junior e quelle che ricoprono, invece, posizioni di responsabilità.


Non sembrano più esserci risorse per le quali si soffre il fenomeno
dello skill shortage, e questo implica che non esistano più
risorse con livelli retributivi decisamente non in linea con le medie del
settore. Tabella


Si evidenziano alcune differenze sostanziali: tra la figura
più pagata, l’Edp manager (Cio) e quella con la retribuzione più bassa, il
consulente junior, si rilevano oltre 15mila euro di differenza
; il
responsabile Sistemi informativi è anche la figura che, rispetto all’anno
precedente, presenta oggi una media retributiva decisamente più elevata;
i top manager di azienda non sono in cima alla lista delle retribuzioni, perché
alcuni di questi fanno parte di aziende di piccole dimensioni, che in generale
offrono stipendi più bassi
(un responsabile sistemi di una grande
azienda è assimilabile, a livello retributivo, a un titolare di un’azienda di
dimensioni ridotte); tuttavia, il 32,2% di essi percepisce una retribuzione
superiore ai 70mila euro (la percentuale più alta tra tutte le figure
professionali); gli account manager, una delle figure meglio
retribuite, vedono una riduzione della retribuzione media rispetto
all’anno precedente
, perché quest’anno la parte variabile, in calo per
la riduzione delle attività, ha sicuramente avuto un’incidenza non trascurabile.


Infine, appare chiaro come il livello di seniority incida sulla
retribuzione
guardando alla figura del consulente: con uno stipendio in
linea con la media complessiva (38,5) per un consulente senior, pari a poco meno
di 23mila euro per le risorse junior (l’80% percepisce una retribuzione
inferiore ai 30mila euro).
Come abbiamo visto, le aziende tendono, per
necessità o per volontà, a non puntare più sull’elemento retributivo come unica
chiave per trattenere le proprie risorse. Tabella


È ovvio, tuttavia, che, alla
mancata incentivazione economica, debbano corrispondere nuovi modelli volti a
incrementare la soddisfazione dei dipendenti.
Offrire dei
benefit
, quindi, che, pur non portando vantaggi di tipo economico ne
apportino di differenti, si rivela sempre più essere la strada
perseguita dalla maggior parte delle aziende
, che perseguono una
politica rivolta non solo ai dipendenti stretti, ma estesa a tutte le risorse
che gravitano intorno all’azienda. Tabella


Che questa politica rappresenti
definitivamente una linea di tendenza, è chiaro anche dal fatto che le aziende
la perseguano maggiormente che in passato.
Già rispetto all’anno scorso,
le risorse che usufruiscono di benefit sono passate da 78,2% a
81,8%
; non solo, tutti i benefit sono concessi in misura maggiore
rispetto anche solo all’anno scorso, con differenze in alcuni casi decisamente
significative.
Inoltre, tutte le aree aziendali ne sono
beneficiate
, sebbene lo siano con minore intensità quelle più tecniche
o meno legate a obiettivi di fatturato.
Esistono, tuttavia, differenze
politiche in fatto di benefit aziendali. Prevale, infatti, ancora oggi la
concessione di benefit che siano soprattutto strumenti per migliorare le
condizioni di lavoro di tutti i giorni: carta di credito e auto
aziendale
facilitano le attività delle risorse spesso fuori ufficio,
mentre cellulare e computer portatile permettono di essere
sempre reperibili e di non interrompere la propria attività; i ticket
restaurant
sono addirittura un obbligo per aziende con un certo numero
di dipendenti; infine, i corsi di formazione consentono alle
aziende di avere risorse sempre competenti e, parallelamente, alle risorse che
ne beneficiano di poter arricchire il proprio curriculum di esperienze.
Sono
risultati meno diffusi, invece, benefit che
rappresentano dei “premi” per l’attività svolta, in riduzione
drastica da quando le aziende hanno deciso di adottare un regime di maggiore
austerità, anche perché decisamente più costosi rispetto ad altri (si pensi ai
viaggi premio).
Se è vero che tutte le aree aziendali ormai usufruiscono di
benefit, non è tuttavia vero che le differenze siano del tutto appianate.
In
certi casi, infatti, si assistono a differenze decisamente marcate. In generale,
direzione & gestione e marketing & commerciale sono le aree che
beneficiano del maggior numero di vantaggi. Non a caso, sono anche quelle che
più frequentemente ricevono veri e propri “premi”.
Inoltre, sono in generale
in numero elevato le risorse commerciali che possiedono auto e cellulare
aziendali, proprio perché strumenti fondamentali per lo svolgimento delle
proprie attività. Infine, non sono rilevabili differenze sostanziali per ticket
restaurant e corsi di formazione: nel primo caso, infatti, l’azienda che ricorre
a buoni pasto è tenuta a garantirli a tutti i livelli; nel caso dei corsi,
invece, siamo spesso in presenza di corsi disponibili attraverso Cbt (Computer
based training) e quindi sempre a disposizione delle risorse, e di tutte le
risorse in particolare, oppure di moduli formativi di lingua straniera a
disposizione di tutta l’azienda; in generale, comunque, si tende a garantire una
possibilità di formazione a tutte le risorse.

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