Le dieci FAQ del cloud

Il cloud è la tendenza del momento, se ne sente parlare di continuo. Ma siamo proprio sicuri di capire bene le clausole contrattuali o le definizioni che troviamo su Internet? Ecco un utile “bigino” per districarsi nei meandri delle definizioni alla base della tecnologia della nuvola.

È il momento del cloud. Se ne parla sempre, ma qual è il significato dei termini più ricorrenti? Quali sono gli interrogativi che più hanno tormentato i lettori nel 2011?


Ecco le 10 definizioni più ricercate in ordine crescente di popolarità


10. Cosa significa portabilità cloud?
È una buona domanda, soprattutto considerando che il National Institute of Standards and Technology (NIST) l’ha definita l’area in cui i cloud provider hanno il maggior margine di miglioramento. La portabilità dei servizi cloud consiste nella possibilità di far migrare le applicazioni e i dati da un ambiente cloud all’altro o da un cloud privato ad uno pubblico (o viceversa), rendendo semplice per i clienti cambiare provider e trasferire le loro applicazioni altrove in seguito, per esempio, ad aumenti di prezzo, attacchi alla sicurezza o semplici ragioni di vicinanza geografica. Affinché sia possibile, è necessario che i due ambienti cloud siano caratterizzati da interoperabilità, il che significa che un provider deve poter replicare l’ambiente applicativo dell’altro.


9. Cosa significa SlapOS?
Lo SlapOS (Simple Language for Accounting and Provisioning operating system) è una piattaforma software distribuita Open Source che automatizza il deployment e la contabilità dei servizi cloud. È costituito da due componenti: un master SlapOs (servizio web REST che memorizza le configurazioni dei nodi e assegna le attività da eseguire) e nodi SlapOs multipli che forniscono le reali risorse di elaborazione necessarie per i servizi.


8. Cosa significa GB billing?
Si tratta di un modello di utilizzo e pagamento dei servizi web. Quando si utilizzano servizi cloud si paga in funzione dei gigabyte (GB) di banda passante che s’intendono utilizzare sulla rete dell’ISP. L’alternativa principale è rappresentata da tariffe di tipo “flat”, con uso illimitato, o dal pay-per-use e pay-per-user.


7. Cosa significa ecosistema cloud?
Il termine indica il complesso sistema di componenti interdipendenti che insieme permettono i servizi cloud. Comprende elementi tradizionali come software e infrastruttura, ma anche consulenti, partner e terze parti.


6. Cosa significa Jamcracker (Jamcracker Services Delivery Network – JSDN)?
Si tratta di una efficiente piattaforma di gestione cloud multi-tenant (cloud pubblico e privato). Offre un’ampia gamma di servizi cloud e API modulari che possono essere utilizzate per sviluppare adattatori cloud per nuovi contenuti, servizi web e applicazioni. Aiuta il provider cloud a gestire la fornitura mista di servizi di terze parti e/o servizi interni del cliente.


5. Cosa significa provider di telecomunicazioni cloud?
Azienda di telecomunicazioni che ha spostato una parte significativa del suo business dai servizi di telefonia tradizionali alla fornitura di servizi di cloud computing, riuscendo in questo modo a salvarsi dalla crisi del settore delle telecomunicazioni.


4. Cosa significa cloud federation?
Con il termine di cloud federation s’intende la pratica di interconnessione degli ambienti di cloud computing di due diversi provider per fare il load balancing del traffico e poter rispondere adeguatamente ai picchi di richieste. Solitamente, un provider cloud affitta o vende parte delle sue risorse informatiche a un altro provider, facendo sì che tali risorse diventino un’estensione (temporanea o permanente a seconda del tipo di contratto) dell’ambiente di cloud computing di quest’ultimo. Questo permette a un provider cloud di guadagnare su risorse che altrimenti potrebbero restare inutilizzate e all’altro di espandere l’area geografica in cui è presente senza dover affrontare i costi di realizzazione di nuovi POP (Point Of Presence).


3. Cosa significa provider cloud?
A volte indicato con l’acronimo CSP (Cloud Service Provider), si tratta di un’azienda che offre, ad altre aziende o a privati, alcuni componenti del cloud computing, tipicamente Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Software-as-a-Service (SaaS) o Platform-as-a-Service (PaaS). Nella scelta del service provider bisogna tenere conto di diversi fattori, tra cui l’ubicazione fisica dei server, l’affidabilità (e il risarcimento in caso di mancato servizio), la sicurezza e il modello di utilizzo e pagamento (tra i più diffusi, il Pay-Per-Use).


2. Cosa significa cloud broker (detto anche cloud agent)?
Si tratta di una terza parte che fa da intermediario tra l’acquirente e il fornitore di un servizio di cloud computing. La sua funzione principale è sostanzialmente quella di far risparmiare tempo all’acquirente nella ricerca del fornitore adatto, una volta definiti gli obiettivi di business. Il broker cloud può, per esempio, anche decidere di distribuire i servizi tra più fornitori per ridurre i costi e occuparsi delle negoziazioni dei diversi contratti.


1. Cosa significa il termine servizi cloud?
In generale si intendono delle risorse informatiche fornite via web. Le tre più comuni (a volte indicate nel loro complesso con l’espressione Modello SPI) sono Software-as-a-Service (SaaS), Platform-as-a-Service (PaaS) e Infrastructure-as-a-Service (IaaS). Il SaaS è un modello di distribuzione in cui le applicazioni sono ospitate sul server del fornitore e rese disponibili al cliente via web. Nel PaaS, invece, sistemi operativi e servizi associati sono forniti via web senza download né installazioni. Lo IaaS implica l’outsourcing di hardware per lo storage, server e componenti di networking, accessibili attraverso una rete.

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