L’e-commerce salva un Natale smorto

A colloquio con Pierpaolo Zollo, country manager di Kelkoo Italia, sulle previsioni per il prossimo Natale.

Per fortuna che c’è l’e-commerce. O meglio, per fortuna che ci sarà l’ecommerce.
Le previsioni rilasciate in questi giorni da Kelkoo sull’andamento delle vendite natalizie non fanno sperare in un Natale ricco, in nessun Paese d’Europa. La coda lunga della crisi si farà senza dubbio sentire, con un impatto negativo sulle vendite del comparto retail in quasi tutti i Paesi.
La tendenza alla contrazione della spesa sarà tuttavia compensata dalle crescite che si registreranno sul fronte delle vendite online, che rappresenteranno un buon contraltare i consumi tradizionali.

”Sull’intero mercato europeo – spiega Pierpaolo Zollo, country manager di Kelkoo Italia, ”le vendite del comparto retail nel periodo natalizio genereranno un giro d’affari complessivo di 313 miliardi di euro, con una crescita dello 0,8% rispetto all’anno precedente. In questo contesto, tuttavia, non si può non sottolineare che le vendite online metteranno invece a segno un incremento del 25%, che andrà a compensare il calo del 2,4% che si registrerà nelle vendite tradizionali offline”.
Complessivamente, le vendite online arriveranno a pesare 32 miliardi di euro, vale a dire il 10,3% della spesa complessiva.

Va detto che, purtroppo, l’Italia mostra qualche criticità in più rispetto ad altri Paesi d’Europa, con un online in forte crescita (+19,7%), che non riesce comunque a compensare il calo atteso complessivo: si parla di un giro d’affari di 44,3 miliardi di euro, contro i 44,5 miliardi del pari periodo dell’anno precedente. L’online dovrebbe pesare per circa 683 milioni di auero, vale a dire l’1,5% dell’ammontare complessivo.

”Sicuramente – prosegue Zollo – il segnale positivo che si coglie da questi dati tendenziali è che l’online sta raggiungendo una sua maturità, con una maggiore consapevolezza da parte degli utenti dei reali benefici rispetto ai canali tradizionali di acquisto”.
Secondo il manager, i comportamenti degli italiani siano in genere improntati verso un approccio tradizionale, con acquisiti che si rivolgono ai cosiddetti benei tecnologici “hard good”, dalla telefonia all’elettronica, dall’informatica a tutto quanto ruota intorno al mondo iPhone 4.
”Rispetto al passato ci sono meno timori nell’utilizzo delle carte di credito, ma soprattutto ci stiamo avvicinando a comportamenti simili a quelli che si registrano negli Stati Uniti. C’è una maggiore consapevolezza delle possibilità concrete di risparmio che l’online offre e gli specchietti per le allodole delle grandi catene dell’offline cominciano a non funziona re più. Scelta e risparmio sono i driver che spingono gli utenti verso l’acquisto online. Senza nemmeno più timore di tempi di consegna sbagliati”.

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