L’e-commerce e le Pmi

Il rapporto fra Pmi ed e-commerce viene esaminato nel rapporto Assinform del 2003. “Nel caso delle piccole e medie imprese – recita l’analisi delle principali aziende del mondo Ict – anche quando viene colta l’importanza dell’e-commerce per il proprio …

Il rapporto fra Pmi ed e-commerce viene esaminato nel rapporto Assinform del
2003. “Nel caso delle piccole e medie imprese – recita l’analisi delle
principali aziende del mondo Ict – anche quando viene colta l’importanza
dell’e-commerce per il proprio business, permane una bassa propensione a
intraprendere gli onerosi investimenti necessari. A fronte dell’incertezza dei
risultati prevalgono la prudenza e il contenimento dei costi tanto più che
l’utilizzo di indicatori come il ritorno sugli investimenti di progetto e il
pay-back-period (il tempo di recupero dell’investimento) è
ancora limitato, anche perché nel commercio elettrico la casistica è limitata e
i risultati non sono facilmente misurabili. Un contributo al futuro sviluppo
dell’e-commerce in Italia potrebbe venire, soprattutto per le Pmi, dalla stessa
evoluzione della struttura produttiva e dal posizionamento delle imprese sul
mercato. In un clima di competizione globale, la partecipazione a uno specifico
industriale o geografico o a una filiera diventerà sempre più spesso una
condizione necessaria per la sopravvivenza. Le Pmi dovranno quindi sviluppare
soluzioni di ebusiness come strumento primario per partecipare in modo attivo a
questi distretti e filiere produttive”.


La normativa


Avviare un’attività di e-commerce comporta ovviamente il rispetto di alcune
norme. Per avere un’idea della materia vi consigliamo di consultare il dossier
del sito www.i-dome.com e di dare un’occhiata all’altro sito Internet
www.ebusinesslex.net creato dalla Direzione generale delle
imprese della Commissione europea.
Su questi siti potrete trovare anche la
normativa relativa all’applicazione dell’Iva.


Dal 1° luglio infatti è prevista l’applicazione di una nuova normativa
continentale che riguarda le transazioni su Internet: i paesi dell’Unione
europea preleveranno l’Iva su tutto ciò che si scarica a pagamento e sui servizi
elettronici venduti agli europei da aziende extra Ue e detasseranno le vendite
delle società europee a clienti non
comunitari.

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