Lazio motore della nuova imprenditorialità

Nicola Zingaretti incontra Roma Startup. Per rinnovare il sistema non c’è un proiettile d’argento: bisogna smontare il vecchio sistema decisionale e farne uno adatto ai tempi moderni.

“La politica non si è fatta trovare pronta all’innovazione”; come altrove, “non è strutturata per il cambiamento nel Lazio, dove ci sono troppi punti decisionali”. Nicola Zingaretti, ospite di Roma Startup, sintetizza così le azioni principali che potrebbero capovolgere le sorti del Lazio qualora la sua candidatura alla Presidenza della Regione avesse esito positivo.
Zingaretti ha partecipato con attenzione all’evento organizzato nei locali di The Hub Roma, poi producendosi in una presentazione elettorale senza scambio con il pubblico, diversa dal precedente incontro con Alemanno.
Va detto che il 6 febbraio Roma Startup e Filas (Finanziaria Laziale di Sviluppo) hanno firmato un protocollo d’intesa per operare congiuntamente in favore del sistema territoriale delle aziende innovative del Lazio, sfruttando ed orientando diversamente fondi già esistenti. Poiché Filas anche per sua strutturazione ha difficoltà a servire adeguatamente il terreno delle startup, una frequente consultazione con Roma Startup potrebbe colmare questo gap.
Curiosamente di questo accordo non è stata fatta menzione durante l’incontro del 7.


Fermenti romani e buon governo

Inutile andare alla ricerca del silver bullet, del singolo cambiamento vincente, sintetizzerà poi Peter Kruger di Roma Startup: a Roma si ferve, ma senza una architettura né una guida. “Gli oltre 140 mila studenti della Sapienza (e i 300 mila complessivi di Roma ndr) sono pieni di energie, sono tra i più creativi del mondo, ma a Roma si perdono perché l’ambente non è ricettivo. Dobbiamo indirizzare gli studenti” è il focus di Stephen Trueman (Sapienza Innovazione).
Parecchie delle nostre startup stanno andando all’estero, che per noi va anche bene ma per l’Italia no, dovrebbe essere il contrario. Per evitare questo ci serve un buon governo, che non richiede grosse risorse: con poco si può fare molto”, ha confermato Luigi Capello (LVenture).
“L’Italia è un Paese irrigidito dai monopoli, da rendite di posizione, e le cose non funzionano; ma quando funzionano, good things happen”, ha detto Giuseppe Ragusa (Task Force Startup Min. Sviluppo), per poi rincarare la dose: “dobbiamo riconoscere che l’innovazione è anche distruttiva e il sistema politico deve saperlo”.
In questo ambito “la madre di tutti i problemi è il danaro”, ha esplicitato senza giri di parole Gianluca Dettori (Dpixel). Se vogliamo creare industria, con aziende che fanno centinaia di posti di lavori, serve venture capital qui come in tutto il mondo. Ma in Italia non esistiamo. Nel 2011 in Europa circa 3 mila aziende hanno trovato circa 4 miliardi di euro di venture capital. L’Italia cuba circa il 2/3% del totale e adesso abbiamo alcune decine di migliaia di ragazzi che ci hanno creduto nelle start-up e adesso si rendono contro che qui è difficilissimo farcela”.
Sullo stesso filo si muove la Camera di commercio di Roma: “Vogliamo assolutamente mettere in piedi il nostro fondo di Venture Capital”, annuncia Stefano Venditti (AssetCAMERA); “lo useremo come moltiplicatore di altre situazioni, in quanto consideriamo la Camera di commercio come piattaforma di sviluppo”.


Programmi e programmi

Anche se le start-up sono espressamente citate nel programma di Zingaretti, da questo evento ci si attendeva qualcosa di più. Non solo da parte del candidato Presidente, ma anche dai partecipanti al dibattito che ha preceduto
Riorganizzare e semplificare la struttura organizzativa della Regione Lazio, annullare il digital divide e ascoltare il sistema delle start up è l’estrema sintesi del programma di Nicola Zingaretti. Punti semplici e già noti, ma tutt’altro che risolti all’interno del caotico sistema e del fallimentare bilancio della Regione Lazio.
Anche l’Associazione Roma Startup, che si propone come filiera dell’innovazione, ha il suo programma: punta a fare di Roma l’hub del Mediterraneo e della Regione Lazio il più importante polo di crescita imprenditoriale per startup innovative.

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