L’alba dell’anti-cloud

A colloquio con Marty Kacin, Cto e Co-Fondatore di Dell Kace, che fa il punto sull’evoluzione dell’IT per le aziende. Siamo agli albori di un nuovo cloud, anzi forse di un vero e proprio anti-cloud.

Anche Marty Kacin, CTO e co-fondatore di Dell Kace, rileva come i cambiamenti in atto in molte aree IT permetteranno agli utenti di accedere a dati aziendali e personali in qualsiasi momento e da qualunque.
Gli abbiamo chiesto di andare oltre questa seppur veritiera constatazione e di approfondire alcuni aspetti della questione.

D: In che modo le aziende potranno far fronte alla diffusione dei dispositivi mobili tra i propri dipendenti?
K: A mano a mano che il numero di dispositivi aziendali e personali continuerà a crescere, l’unica soluzione possibile sarà l’adozione di policy relative alla gestione dei dispositivi stessi. Aziende e istituzioni iniziano solo ora a comprendere l’incubo legato alla gestione di questa miriade di dispositivi mobili, così come di applicazioni e accessi alla rete. La crescente penetrazione del device management più tradizionale condurrà un effetto parallelo di applicazione di misure di sicurezza più innovative a quegli stessi dispositivi.

D: Cosa cambia il cloud computing?
K: Ritengo che la prevalenza di high-performance computing, ampiezza di banda e proliferazione dello storage, sia nella nuvola sia on-premise, darà luogo a una nuova mesh che porterà alla nascita dell’anti-cloud. Consumatori, professionisti e addirittura aziende potranno usufruire di nuove, e locali fonti di cloud private a cui attingere.
Inoltre, la maturità di architetture peer-to-peer insieme a una più sofisticata cifratura offriranno agli utenti il modo per archiviare in maniera sicura i loro dati su reti P2P.
Gli individui non dipenderanno più da un unico punto di storage, traendo beneficio da una maggiore scelta e da una fonte di storage complementare estremamente elastica.

D: Rivoluzioni in vista anche per le reti domestiche?
K: Lo sviluppo di reti domestiche quali Internet TV e smart TV farà sfumare la distinzione tra televisione, desktop computing e Internet. La costante evoluzione di queste reti con contenuti disponibili su molteplici dispositivi ridurrà la differenziazione tra TV e computer, assicurando un più ampio e coerente accesso a tutte le forme di contenuto.

D: I big data obbligano l’IT a giocare una partita diversa?
K: Big data e cloud monitoring si scontreranno dando vita a nuove sfide per i team It aziendali, impegnati nella gestione di crescenti quantità di dati salvati su PC, laptop e server, switch, box, device. Le aziende non dovranno solo monitorare e analizzare i dati da un maggior numero di dispositivi fisici e servizi cloud, ma avranno l’esigenza di controllare e comprendere enormi quantità di nuove informazioni provenienti dalla crescita esponenziale di macchine virtuali implementate in una miriade di forme.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome