La via di Orsyp verso una Workload automation cloud-ready

Con l’affermarsi di mobility, cloud e Big data l’accento di Mark Nation, Worldwide marketing programs manager di Orsyp, torna sull’accuratezza del dato e sulla capacità di gestire i flussi informativi rispettando tempistiche, compliance e Sla.

In un contesto sempre più caratterizzato dal supporto delle risorse cloud e dai Big data, la strada che passa dall’implementazione di soluzioni di Workload automation è quella indicata da Orsyp per ottenere il massimo vantaggio dall’integrazione dei processi di business.

Lo ha recentemente ribadito Mark Nation (nella foto), Worldwide marketing programs manager della multinazionale specializzata nella fornitura di soluzioni tecnologiche dedicate all’It operation management, secondo cui l’automatizzazione dei processi di elaborazione dei dati aziendali rappresenta la naturale evoluzione del tradizionale job scheduling.

Tra i principali punti a favore del Workload automation, la possibilità di automatizzare i flussi di dati e le elaborazioni in modalità cross-platform e cross-application eliminando o riducendo al minimo l’intervento manuale da parte degli addetti.
Un aspetto, quest’ultimo, che non interessa più esclusivamente realtà impegnate nei settori retail e finance, visto che sempre più aziende traggono giovamento dal raccogliere ed elaborare informazioni nel modo più accurato e tempestivo possibile.

Dati corretti a vantaggio del business
Ancora una volta, quel che conta per far dialogare tra loro sistemi diversi migliorando la gestione complessiva dei processi è l’accuratezza del dato e la capacità di gestire i flussi informativi rispettando tempistiche e livelli di servizio garantiti.

Inoltre, sempre secondo Nation, tra i vantaggi offerti dalla Workload automation vi sarebbe anche l’assegnazione dei carichi di lavoro ai server in base alla capacità computazionale disponibile, per un miglior utilizzo delle risorse con un risparmio in termini economici, grazie a nuovi livelli di efficienza.

Se la mobility diventa la principale modalità di lavoro
Collocata da Gartner in cima alla lista dei primi dieci Strategic Technology Trend del 2014, la mobility sta, inoltre, inesorabilmente cambiando il modo in cui le persone interagiscono con i sistemi e controllano i processi di business da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento.

Tanto che, nel prossimo futuro è prevista una vera e propria esplosione del fenomeno, con un proliferare di dispositivi collegati costantemente in rete che, a loro volta, alimenteranno i Big data favorendo anche il ricorso al cloud per analizzare più velocemente i dati durante i picchi di elaborazione.

Così, se il cloud appare sempre di più una risorsa importante per le aziende che vogliono disporre di maggiore capacità elaborativa on-demand, quello da non sottovalutare è il problema della sicurezza.

Specie quando di mezzo ci sono ambienti elaborativi moderni, in cui convive una grande varietà di software, piattaforme e applicazioni e dove risulta difficile integrare e armonizzare i flussi tra tutti i sistemi.

Nuove sfide in vista per la Workload automation
Davanti a sé, però, le sfide che il sistema per la gestione ottimale dei flussi di dati si trova ad affrontare non mancano.
In primis nel modo di ragionare delle persone, specie in un mondo che si avvia a essere sempre più governato dalle macchine e dove la possibilità di gestire e monitorare le elaborazioni attraverso tutto il sistema da un unico punto di controllo, rispettando gli Sla e garantendo la compliance normativa, può davvero fare la differenza.

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