La tecnologia scalda le nostre vite

Francesco Morace, sociologo, commenta la ricerca di Amd he descrive un mondo completamente diverso rispetto ai vecchi film di fantascienza

“I film di fantascienza ci hanno raccontato una realtà che corrisponde a
quanto succede oggi”
. Francesco Morace, sociologo e presidente di Future
Concepì Lab, la prende da lontano per commentare la ricerca di Amd. Ma il
riferimento a Star Trek e simili è motivato perché invece di robot e tecnologia
fredda come quella che appariva nei vecchi film di fantascienza l’hi tech di
oggi è sempre più caldo, sempre più strumento di relazioni.


Come testimoniano i risultati della ricerca di Amd,
tecnologia oggi significa anche maggiore facilità di relazioni sociali,
condivisione di idee, sentimenti ed emozioni. Un’esigenza che va di pari passo
con l’esplodere di ciò che viene definito Web 2.0 fatto soprattutto di servizi
dove la condivisione è una delle parole d’ordine. Secondo Morace, infatti, dopo
avere attirato gli appassionati la tecnologia è oggi fenomeno di massa tanto che
chi non ce l’ha (i cellulari, per esempio) è tagliato fuori dal
network
. La confidenza con Internet e i nuovi strumenti della
comunicazione si riflette nella quotidianità (soprattutto in quelle dei più
giovani) con il “taglia & incolla” che si traduce
nel modo di vestire e il multitasking come regola di vita.


Internet valorizza le competenze individuali che prima rimanevano al chiuso
di una stanza o in una ristretta cerchia di amici e adesso con un blog fanno di
uno sconosciuto un opinion leader. Un processo del quale le
aziende devono tenere conto visto che “il tam tam
sostiene il sociologo – è il grande media di questi
anni”
. E a differenza di quanto sta succedendo nella televisione
con gli incentivi per il digitale terrestre, la diffusione di lettori Mp3,
Internet e tecnologia varia è un processo spontaneo non indirizzato dalla
politica e tanto meno dalla scuola che si è diffusa fra le varie fasce sociali e
generazioni tanto che la ricerca segna differenze meno evidenti di ciò che si
poteva immaginare fra le varie fasce d’età. La differenza sta soprattutto
nell’utilizzo della tecnologia per cui certi servizi (condivisione di foto, per
esempio) sono più utilizzati dai trentenni rispetto ai teenager. In questo
evoluzione della società italiana emerge però una richiesta di maggiore
chiarezza ai produttori di tecnologie. Secondo l’indagine siamo quelli che in
Europa hanno più bisogno di formazione: una richiesta che nasconde una
voglia di semplicità
dei nostri gadget hi tech che deve essere ancora
soddisfatta dall’industria.

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