La supply chain di Manifattura Riese è integrata

Il Cio ha adottato la piattaforma Iungo per la catena di fornitura.

Nato dall’iniziativa imprenditoriale di Manifattura Riese, società con sede a Rio Saliceto (Reggio Emilia), che fa capo al gruppo Navy Group, il marchio Navigare negli anni si è affermato come sinonimo di abbigliamento sportivo e casual. Sedi europee seguono la commercializzazione sul mercato internazionale e la produzione; oltre 15 sono i licenziatari per accessori, abbigliamento donna, underwear, calzature.

Elemento base per lo sviluppo del business è stata l’attenzione da sempre riposta a tutti i processi aziendali, in particolare a quello produttivo, che richiede a priori un rapporto con i fornitori snello e chiaro.

La supply chain legata al settore fashion è peculiare: da un lato c’è il mondo della subfornitura, caratterizzato da piccole imprese talvolta con un minimo livello di informatizzazione, dall’altro aziende che forniscono le materie prime (tessuti, filati e accessori), che sono spesso strutture altamente organizzate e dalle dimensioni internazionali.

L’integrazione di questa complessa rete si rende d’altra parte necessaria, per far fronte a diverse criticità: dead line di consegna dei prodotti rigide e in costante contrazione, gestione del confezionamento in tempi rapidi e con variazioni in itinere, articoli acquistati declinati per colori, taglie e così via.

Manifattura Riese ha quindi cercato uno strumento che potesse aiutarla a far fronte a questo contesto, raggiungendo l’obiettivo di un dialogo continuo con i fornitori.
Andrea Corradini, responsabile sistemi informativi della società, ha scelto Iungo, il software per la gestione della supply chain di Smarten, di cui aveva avuto modo di apprezzarne le peculiarità durante una presentazione del prodotto a una convention.

Corradini, cone riporta una nota di Smarten, fu colpito dall’immediatezza dello strumento, che consentiva di utilizzare l’e-mail come supporto fondamentale della comunicazione tra azienda e fornitore. In particolare, i fattori che hanno determinato l’adozione di Iungo sono i seguenti: la piattaforma è snella, flessibile e stabile, è un potente “framework”, un grande contenitore che può gestire diverse tipologie di documenti, ha un impatto pressoché nullo sul fornitore in termini di integrazione con diversi sistemi, tratta in maniera nativa il formato Xml per l’interscambio di dati con l’Edp del fornitore e il Tco è congruo.

Gli step del sistema sono molto semplici: viene inserito nell’Erp l’ordine generato dalla pianificazione acquisti; una volta verificato e completato dal buyer in automatico, l’ordine viene trasmesso a Iungo che si presenta sotto forma di portale; dall’altra parte il fornitore riceve un’e-mail con l’ordine di acquisto e risponde con relativa modifica o conferma. Il buyer, attraverso il portale Iungo, visualizza la risposta del fornitore e ha in dettaglio lo stato dell’avanzamento dell’ordine, mentre in automatico vengono aggiornati l’Erp e il sistema di pianificazione della produzione.

Tutte le informazioni relative agli ordini vengono dunque aggiornate in automatico e in real time. In precedenza, come ha spiegato Corradini, le attività di aggiornamento erano demandate al buyer che perdeva molto tempo nell’inserimento dei dati. Ora il buyer può dedicarsi all’interpretazione delle statistiche e ad attività più decisionali.

Peraltro, quando il buyer era assente, il sistema andava in crisi, mentre ora i colleghi sono in grado di gestire il tutto, senza alcuna difficoltà. Altre idee in cantiere sono l’invio della fattura elettronica ai clienti e la condivisione e approvazione del budget con i gli agenti tramite Iungo.

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