La solida trimestrale di Ibm

La società alza le stime per gli utili di fine anno e preconizza una nuova crescita nei servizi.

Solidi. Così gli analisti definiscono i risultati della terza trimestrale di esercizio di Ibm, che ha chiuso con un fatturato in calo del 7% a 23,6 miliardi di dollari, compensato da utili per 3,1 miliardi, pari da 2,40 dollari per azione. 
Entrambi i dati sono superiori alle attese di Wall Street, che si era attestata su utili nell’ordine del 2,38 dollari per azione su un fatturato di 23,4 miliardi.

Importante, tuttavia, per gli analisti è soprattutto il dato previsionale: Ibm ha rivisto infatti al rialzo le prospettive per l’intero 2009, portando le stime relative agli  utili da 9,70 a 9,85 dollari per azione.

Il Cfo di Ibm, Mark Loughridge, ha dichiarato che la società ha guadagnato share sia per quanto riguarda il software, sia per quanto riguarda l’hardware, anche il vero atout di Big Blue sono i servizi: nel trimestre appena concluso i global technology service hanno messo a segno un fatturato di 9,43 miliardi, mentre l’area Global business service ha chiuso a 4,34 miliardi; si tratta di dati in calo anno su anno, ma le prospettive nell’ultimo quarter sembrano essere rosee.

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