La saggezza del grimpeur

Broadband: tra effimero e bisogno reale

17 luglio 2003 Il mio amico Ulisse (non me ne voglia se lo cito) di
professione assicura che a ciascuno di noi arrivi l’acqua in casa: lavora per
l’Acquedotto.
Anche in virtù di ciò la sua opinione, specie in questi tempi
siccitosi, aumenta di peso.
Almeno per me.
Ma lo avrebbe comunque.

Ulisse è anche un arrampicatore della montagna, un grimpeur, insomma, come
al Tour de France definiscono chi è abile nella scalata. Si allena tutti i
giorni, con costanza, per poter farlo bene. Un atteggiamento saggio, quindi, il
suo, proprio di chi sa che per affrontare le asperità, in ogni senso, ci vuole
applicazione.
E ragionamento.
Sfrutto, allora, la sua saggezza per
proporre una considerazione fattami recentemente sul broadband
(si, perche’ anche chi si occupa diuturnamente di valvole o ganci, può avere
cose sagge da dire sulla banda larga, non lo pensavate?): “la banda larga va
a una velocità superiore alle nostre possibilità di vita
“.
In che
senso?
Sempre con le parole di Ulisse: “ti sei scaricato in tre giorni
mille dischi da Fastweb? Bravo, adesso ascoltateli. Ti sei scaricato in una
settimana trecento film da Fastweb? Bravo, e quando te li vedi?”

Trovo
quanto detto, oltre che di modi esilaranti, tremendamente visionario, dando a
questo termine l’accezione positiva che gli attribuisce Gartner.
Tutto il
bailamme, che fa seguito al battage pubblicitario (per tacer dell’attività
escavatoria per posare i cavi), posto sulla banda larga ci porta effettivamente
al di la delle nostre, non necessità, ma capacità.
Quanto della potenza che
ci offre il broadband punta veramente a soddifare le nostre necessità, e
quanto, invece, è effimero?
Azzardiamo una percentuale: 10% per la
prima, 90% per la seconda.
Eppure la corsa ad abbracciare la banda larga è
inarrestabile, come confermano le idee esposte dal general manager di
Packard Bell, Aymar de Lencquesaing
, proprio mentre Ulisse magari stava
serrando un tubo.
Il manager, planato a Milano per illustrare le strategie
della propria società per diffondere il computer in ambito domestico, ha detto
che l’Internet broadband è la carta più forte che esista. Su questo fattore,
poi, i vendor di computer possono costruire tutte le tattiche di prezzo che
vogliono.
Ma se un richiamo ci deve essere, quello è la banda larga, con cui
scambiarsi le foto, i filmatini del compleanno, scaricarsi musica e film.

Non c’è ancora, però, su Internet, la ricetta per trasformare l’attuale
giornata di 24 ore in una da 48.
Insomma, i tempi cambiano, l’acqua
scarseggia, e per citare uno storico trio partenopeo (visti i tempi di revival
televisivo) la papera non galleggia.
Eppure siamo sempre alla demand
generation: creare il bisogno. A soddisfarlo, c’è sempre tempo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome