La risalita di Tc Sistema Servizi

A un anno dalla costituzione, la società ribadisce il proprio ruolo nei servizi e si prepara a nuove acquisizioni, all’entrata in Borsa e a frequenti viaggi in Russia

Febbraio 2006, Chi da Milano si dirige verso le autostrade dei laghi, passando vicino
al Monte Stella, non può non notare uno dei palazzi, vuoto, della
vecchia Tc Sistema, riconoscibile dall’insegna in parte ancora leggibile.
Un’immagine che non appartiene alla nuova Tc Sistema Servizi, società
nata un anno fa dalle ceneri del grande corporate dealer. E in un anno
di cose ne sono successe.
Giusto per riassumere brevemente, la messa in liquidazione di Tc Sistema
ne ha suddiviso la vendita in sei parti, delle quali la più consistente
rimaneva proprio quella relativa ai servizi, ramo d’azienda rilevato da
una cordata di imprenditori, che l’ha battezzata Tc Sistema Servizi. Srl
fino allo scorso settembre, e poi, con lo scadere dell’affitto del ramo
d’azienda, Spa, attiva nel riprendere il business per le briglie e a farlo
galoppare.

«Abbiamo fin da subito deciso di riprendere la crescita
attraverso acquisizioni e contemporaneamente utilizzare la nostra forza
commerciale a difesa dei clienti acquisiti
– commenta Alessandro
Chiappini
, amministratore delegato della società –.
Acquisizioni che hanno interessato Freestation, Edp Maint & Market
e Progetto Elettronica 92, e che ci hanno portato oggi ad avere una decina
di sedi dislocate sulla Penisola, dove vi lavorano 271 persone»
.

I punti di forza
rimangono, lo dice il nome, i servizi, tra
manutenzione, rigenerazione delle macchine usate, progettazione, indirizzati
a clienti di grandi dimensioni, ma anche a piccole realtà, oltre
a occuparsi dell’assistenza per conto di grossi hardware vendor. E le
cose pare stiano girando per il verso giusto, visto che dai sei milioni
di euro preventivati per la chiusura 2005 si è, invece, arrivati
a contarne oltre nove. Al punto che Chiappini annuncia: «Vi
saranno ulteriori acquisizioni (almeno due società nel 2006), che
metteranno un piede in Russia, dove è prevista l’apertura di un
ufficio di rappresentanza. Tra i progetti futuri è contemplata
anche l’entrata in Borsa, ma certo non prima del 2007»
.

Intanto il presidente Leonardo Marone coltiva un sogno:
creare intorno a Garbagnate (Mi), dove è la sede principale dell’azienda,
«un polo di aggregazione per l’informatica, che coinvolga le
scuole e che promuova la formazione degli studenti attraverso stage, per
poi assumere personale locale. Un invito a valorizzare quest’area che
estendiamo anche a eventuali azionisti di queste parti. Possono fare buoni
affari: le condizioni ci sono tutte»
.

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