La ripresa parte dall’energia giusta

Per Apc le aziende devono pensare a dimensionare correttamente l’infrastruttura fisica. Soluzioni finanziarie aiutano a farlo.

Abbiamo chiesto a Fabio Bruschi, Country General Manager per l’Italia di Apc by Schneider Electric di esprimersi sul modo in cui le imprese italiane si dovrebbero orientare alla ripresa delle attività.

Su quale investimento tecnologico, in termini di soluzioni e di prodotti, dovrebbero puntare le imprese italiane, alla ripresa di settembre, per riuscire a ottenere un risultato concreto e apprezzabile in termini di Roi?

L’andamento del prezzo dei combustibili fossili fa sì che le aziende siano consapevoli della necessità di compiere un passo deciso verso la riduzione del consumo energetico in generale e nei datacenter in particolare. Farlo senza sacrificare il livello di affidabilità delle componenti del sistema datacenter e dunque mantenendo, o possibilmente aumentando, il livello di disponibilità del sistema stesso non è un compito banale, ma, le tecnologie di virtualizzazione, per esempio, possono ridurre drasticamente il numero dei server, con un risparmio a livello assoluto in termini di spesa energetica.
Tra tutte le procedure disponibili, un dimensionamento appropriato dell’infrastruttura critica di base di una rete a elevata densità (Ncpi) rispetto al carico è il fattore che ha il maggiore impatto sul consumo di energia elettrica. Le perdite fisse nei sistemi di alimentazione e raffreddamento avvengono sia in presenza, sia in assenza di carico e sono proporzionali alla potenza nominale complessiva di un sistema; per questo intervenire sul corretto dimensionamento di un sistema tradizionale caricato, ad esempio, al 30% della relativa potenza nominale, consente di ottenere un risparmio del 38% sul costo annuo dell’energia elettrica per ogni kW di carico It, una cifra considerevole se si pensa che l’ordine di grandezza del costo per ogni kW è di circa mille euro all’anno. In aggiunta alla riduzione dei consumi di energia elettrica, un dimensionamento appropriato è in grado di apportare notevole risparmio in termini di costi di gestione e di capitale della Ncpi. In installazioni o scenari reali, un dimensionamento appropriato presenta un potenziale di eliminazione della spesa di energia elettrica che può raggiungere il 50%.

Quali servizi, anche finanziari, possono consentire loro di optare per l’investimento giusto allo scopo?

Investire nell’infrastruttura fisica per migliorare l’efficienza e ridurre i costi operativi non deve rappresentare un problema per chi possiede e gestisce un data center, nonostante la situazione economica. Per questo abbiamo reso disponibile sia in forma diretta sia tramite il nostro canale di partner, Apc by Schneider Electric Financial Services, un programma disponibile a livello mondiale che offre ai clienti soluzioni finanziarie flessibili, compreso il leasing.
Inoltre abbiamo una partnership con Ibm Global Financing (Igf), la divisione di prestiti e leasing di Ibm, che permette di offrire in tutto il mondo servizi di leasing attraverso il programma di finanziamento aziendale.

In conseguenza di ciò, in che modo dovrebbero orientarsi alla pianificazione del budget tecnologico per il 2010?

Noi ci confrontiamo quotidianamente con le esigenze di efficienza energetica in ambito datacenter, e sappiamo bene che i crescenti costi per l’approvvigionamento energetico pongono problemi di spesa anche ai reparti It, al cui interno ricade una delle principali fonti di consumo energetico, la sala Ced. Per questo promuoviamo l’adozione dell’approccio Efficient Enterprise, che affronta il problema dell’efficienza del datacenter da un punto di vista globale, al di là del mero risparmio di costi.

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