La ripresa di Siebel passa dall’hosting

Il Ceo della società è intenzionato a guadagnare terreno, seguendo l’esempio di Salesforce. Partnership e acquisizioni saranno lo strumento per proporre al mercato nuovi servizi di hosting.

23 gennaio 2004 Una trimestrale un po’ a toni contrastati per
Siebel, che pur riuscendo a mantenersi in utile, registra un
calo del fatturato anno su anno.
Il quarto trimestre di esercizio si è chiuso
in fatti con un fatturato di 366,7 milioni di dollari, in calo del
7%
rispetto ai 394,7 milioni del pari periodo dell’anno precedente.
Nota dolente, il calo, alla quale fa però da contraltare la notizia che la
società è riuscita a mettere a segno un utile di 41,5 milioni,
laddove lo scorso anno ne aveva persi 38.
Per gli analisti l’aspetto più
critico di tutta la questione è legato alle numeriche relative alle licenze. Un
calo del fatturato in questa voce, come si è verificato con Siebel, è un cattivo
indicatore di mercato. Che necessita di correttivi.
Ma Tom
Siebel
, il fondatore e Ceo della società, sembra intenzionato a non
farsi cogliere troppo impreparato e, sottolineando che non a caso il quarto
trimestre ha fatto registrare utili, ha precisato la nuova rotta intrapresa
dalla sua società.
La strada è quella in qualche modo già segnata da aziende
come Salesforce.com e prevede un forte commitment in materia di
hosting.
Non a caso Siebel ha acquisito Upshot, che di
Salesforce era diretta rivale, non a caso sta rilevando le attività di
Ineto
, specializzata in software per contact center in modalità hosted,
non a caso ha stretto una partnershipo con Ibm e British
Telecom
, che commercializzano la sua soluzione Siebel
On-Demand
.
Tutto questo per non perdere il “momentum”, come amano
definirlo gli analisti, e dunque rispondere alle opportunità che derivano dalla
possibilità di legare alla vendita di soluzioni Crm anche servizi di hosting..

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