La ricetta di Sap per supportare il business

Presso il Sapphire 2002 di Lisbona, la casa tedesca ha fatto il punto sulla propria strategia, centrata su soluzioni adattabili, semplici da usare e scalabili. Tra le novità più rilevanti figurano le cross application e il pacchetto Sap Business One, che punta espressamente alle Pmi.

È proprio nei periodi più “bui” che un produttore di software deve dimostrare di saper dare supporto concreto ai propri clienti, puntanto sul ritorno dell’investimento, sul Tco e sull’innovazione. Questo, in sistesi, è il messaggio chiave del Sapphire 2002, svoltosi in questi giorni a Lisbona, e chiaramente emerso dalle parole di Hasso Plattner, co-chairman, Ceo e co-fondatore di Sap: “Se vogliamo creare soluzioni che aiutino le aziende a migliorare in maniera significativa, non dobbiamo solo occuparci del back end, ma anche ottimizzare e agevolare l’esecuzione dei business process”.

I parametri dell’adattabilità, dell’usabilità e della scalabilità dei prodotti, in rapporto al Tco, rappresentano secondo la casa tedesca le risposte a tali sfide. Al primo elemento si riferiscono soprattutto i miglioramenti che la società sta via via introducendo sul fronte tecnologico infrastrutturale, che vede l’architettura Sap conforme agli ultimi standard e, quindi, aperta sul fronte dell’integrazione e degli Web services: Sap Application Server, per esempio, ha ormai pienamente adottato le direttive di Java 2 Enteprise Edition, mentre d’altro canto la Exchange Infrastructure, che sfrutta Xml, rappresenta il layer di integrazione basato sull’idea del “bus” virtuale di interscambio.


Ma i riflettori della manifestazione hanno puntato soprattutto sulle cross application (xApps), una nuova linea di prodotto, complementare a mySap.com, che agisce sia in direzione dell’integrazione sia in quella dell’usabilità. Non si tratta di middleware di integrazione, ma di vere e proprie applicazioni che razionalizzano processi di business critici e trasversali all’azienda, sfruttando i dati di varie applicazioni già esistenti (di Sap ma anche terze), e li rendono fruibili all’utente tramite l’interfaccia portale. Così, invece che lavorare sull’integrazione di tutto il software esistente, è possibile sfruttare questa sorta di metastruttura dotata di prorie funzionalità.

Alla xApp for Merger and Acquisition, si aggiungono quelle per il Resource and Program Management (lancio previsto il dicembre) e per l’Employee Productivity (Sap xEp, disponibille a partire dall’estate del prossimo anno). La casa tedesca renderà comunque disponibili tool di sviluppo affinché partner e clienti possano costruire xApp specifiche per le proprie necessità.
“Ogni utente ha un ruolo diverso in azienda, e necessita quindi di diverse combinazioni di dati e informazioni. Inoltre, bisogna levarsi dalla testa che una singola applicazione, per esemprio di Crm o di Scm, sia in grado di soddisfare tutte le esigenze di un dipartimento aziendale” ha affermato il Ceo di Sap a supporto dei nuovi rilasci.


Molto chiara è anche la strategia tecnologica che porterà il produttore di Erp a focalizzarsi sempre più sull’usabilità dell’interfaccia. “In Internet tutti cercano di rendere più semplice la navigazione per gli utenti: dobbiamo andare in questa direzione anche in ambito aziendale”, ha sentenziato Plattner. Se questa strada Sap l’ha già imboccata con la tecnologia role-based portal sviluppata negli scorsi anni, la novità più fresca riguarda il rinnovamento dell’interfaccia approntato per mySap Crm 3.1, che ha fatto il debutto in questi giorni. La nuova release del prodotto di Customer relatiohsip management, infatti, oltre ad adottare pienamente la tecnologia portale, incorpora per la prima volta una innovativa tecnologia di presentazione, battezzata Web Dynpro, che si estenderà man mano a tutta l’offerta e-busines della società. In mySap Crm 3.1 sono state introdotte, inoltre, funzionalità relative al workforce management, al portate per i partner, alle capacità analitiche e ai lavoratori mobili.


Quanto alla scalabilità, la software house ci tiene a sottolineare che dispone ora di quattro aree d’offerta in grado di coprire qualsiasi esigenza: accanto al nucleo storico di R/3 (la cui nuova release Enterprise, che poggia tra l’altro proprio sull’Application Server, è in fase di “restricted shipment”), ci sono non solamente mySap.com, con le proprie applicazioni di e-business, e Sap All-in-One, suite preconfigurata destinalta al mid market. A ciò, infatti, si è aggiunta la proposta Sap Business One, prodotto gestionale “compatto”, indicato per aziende anche piccolissime (comunque con non più di 100 dipendenti). Il target, in particolare, è rapprentato sia da realtà singole sia da filiali commerciali di grandi multinazionali, dato che il prodotto è anche pensato per colloquiare con mySap.com. Sap Business One sarà disponibile in Italia verso la metà del prossimo anno e comprenderà anche alcune verticalizzazioni. Per veicolarlo al meglio sul mercato, Sap si avvarrà del canale distributivo di Hewlett-Pachard, in base a un accordo appena siglato riguardante uan trentina di paesi in Europa, Middle East e Africa.

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