La realtà Asp in Italia vista da Netesi

Due manager dell’azienda, attiva dalla metà del 2000, analizzano le difficoltà incontrate nell’affermazione di un modello ancora poco diffuso nel nostro Paese e spiegano con quale offerta oggi occorre aggredire il mercato.

Netesi è un Application Service Provider che ama definirsi ‘end-to-end’, in quanto offre un servizio completo di gestione del sistema informativo, dalla connettività a larga banda (xDSL) all’utilizzo di software da remoto attraverso tecnologia Internet. I servizi in modalità Asp sono parecchi: software per la produttività personale, le applicazioni strategiche per le aziende (software gestionali e soluzioni ERP, Gestione integrata della produzione MRP, Knowledge management, GIS, Enti Pubblici, Project management & Office automation, Sicurezza) e i sistemi avanzati di posta elettronica e messaggistica unificata. Tra i servizi a valore aggiunto l’offerta spazia tra soluzioni Vpn e servizi di Firewall. Attiva dal Giugno 2000, Netesi ha visto l’ingresso di un pool di finanziatori protagonisti del settore quali Accenture Technology Ventures, AngelVentures (fondo promosso da Gianfilippo Cuneo), MTL Jupiter e Telecom Italia.


Per capire quali siano le logiche di mercato che l’azienda intende perseguire abbiamo intervistato Arnaldo Fornasiero, direttore generale, e Alberto Fugazza, direttore marketing.


Come l’azienda intende sviluppare la propria attività sull’offerta di servizi Asp?


(Fornasiero) Dopo aver stretto un accordo su Zucchetti, inizialmente orientato agli enti pubblici, abbiamo cercato di estendere la nostra offerta alle Pmi e agli studi professionali, allargando anche la gamma di prodotti attraverso accordi con altre aziende. La nostra visione, che nasce dall’esigenza di capire e fare tuning tra componenti di business e componente tecnologica, ci ha portato a un’offerta Asp on solo per quanto riguarda gli applicativi, ma per un servizio totale ivi incluso il discorso relativo alla sicurezza.


Ma in pratica come siete in grado di offrire questo ampio spettro di soluzioni?


(Fornasiero) Attraverso accordi tecnologici di vario tipo con diverse aziende del settore che ci permettono di fornire contemporaneamente servizi, sicurezza e gestione. Siamo in grado di garantire un unico riconoscimento per tutti i servizi utilizzando Corecharge; per la sicurezza ci basiamo su McAfee; l’utilizzo di Cosine ci permette di realizzare Vpn intelligenti tramite un arricchimento del servizio in itinere; infine attraverso Citrix siamo in grado di gestire la remotizzazione. Stiamo tra l’altro lavorando, per ora in via sperimentale, con Alcatel per quanto riguarda i servizi di Voip.

Parliamo di Sla. Quali garanzie siete in grado di assicurare ai vostri clienti?


(Fornasiero) Al momento stiamo lavorando con il problema, che, come facile capire, è piuttosto complesso. La qualità del servizio non dipende esclusivamente da noi, ma coinvolge anche tutti partner con cui lavoriamo. Il problema non dipende solo dagli strumenti, ma anche dal processo e dall’organizzazione. Per il momento cerchiamo di giocare, attraverso le nostre persone, con meccanismi di efficacia di relazione con il cliente, siano essi diretti o soho.

Quali le maggiori difficoltà incontrate?


(Fornasiero) Far capire ai nostri clienti il fatto che la connettività costa, in particolare quella wholesale. Dato che per i nostri clienti vogliamo essere l’interfaccia unica stiamo mettendo in atto meccanismi di unbundling, sia Adsl che Hdsl. Laddove la cosa non sia fattibile per ragioni tecniche o economiche, ci appoggiamo per i Pop a Unet, nostro partner tradizionale) e a Telecom Italia. La nostra infrastruttura arriva a 200 Mbps di banda per l’accesso a Internet.

Come si articola la vostra offerta? Che tipologia di contratti proponete?


(Fugazza) Le diverse tipologie di prodotto ci spingono a proporre diversi tipi di offerta. Per alcuni siano in grado di gestire la cosa in base al numero di utenti, e a questi proponiamo canoni mensile con contratti che variano da uno a tre anni. Per altri, invece, come nel caso di Navita, un prodotto per la realizzazione grafica di siti e della gestione dei contenuti da pubblicare, l’offerta si articola a livello azienda con un range che varia dalle 150.000 lire ai due milioni.

La sicurezza viene gestita centralmente?


(Fugazza) Certo, ma non solo. Siamo in grado, tramite prodotti McAfee di garantire una protezione aggiornata in modalità remota alle singole stazioni dei nostri utenti.

E nei confronti di aziende partner, o fornitrici?


(Fugazza) Siamo aperti a ogni tipo di proposta. Siamo in grado di fornire dalla sola connettività alla disponibilità presso il nostro datacenter di macchine di ogni tipo: Wintel, Ibm Aix, Ibm As400, Sun Solaris e Linux. L’importante è garantire al cliente un servizio unito e integrato, indipendentemente da quali siano gli attori in gioco e le relazioni tra di essi.

Per quanto riguarda la proposta dei vostri servizi come interagite con le aziende fornitrici del software, da Zucchetti a Autodesk?


(Fornasiero) La risposta è molto semplice. Siamo più attori in gioco e ognuno di noi deve darsi da fare per raggiungere l’utente finale con tutti i mezzi che ha a disposizione. E’ necessario interagire per dare una spinta a una situazione che sino ad oggi è stata piuttosto stagnante. Noi comunque crediamo nell’avvio del mercato e abbiamo ipotizzato per l’anno prossimo di riuscire a realizzare un fatturato da i cinque e i dieci miliardi di lire.

Per quanto riguarda la mobility?


(Fornasiero) Ci stiamo preparando. Diventa sempre più importante garantire alle aziende il raggiungimento dell’utente finale. I nuovi progetti, che ci vedono partner privilegiati di Accenture e Telecom Italia non possono prescindere da questa nuova opportunità.

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