La Pubblica amministrazione frena Olidata

Il primo trimestre si chiude con una crescita di poco superiore all’!%. bene software, trade e Soho, male consumer e Pa

Più che il calo dei pc è la razionalizzazione della spesa a ostacolare la crescita di Olidata. La società di Cesena ha chiuso il primo trimestre di quest’anno con un fatturato di 69,17 milioni di euro in crescita solo dell’1,18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato è frutto di qualche crescita significativa e di pesanti arretramenti. La parte software è aumentata del 54,17%, il trade cresce del 24,91%, il Soho estero (che include anche le vendite ai dealer stranieri) mette a segno un +43,12%, mentre sale anche il Soho italiano che guadagna il 19,90%. Le note negative arrivano invece dalla voce consumer, in calo dell’11,77% e soprattutto da Pubblica amministrazione e large account che molto avevano contribuito ai risultati della società nel corso degli ultimi anni. Questa voce accusa infatti un pesante calo del 69,67% e secondo il vertice della società di Cesena è da attribuire alla concentrazione degli acquisti della Pa attraverso il canale Consip, la società che “promuove aggregazioni di enti decentrati di spesa (province, comuni, aziende sanitarie ed ospedaliere, università), per l’elaborazione di strategie comuni di acquisto, attraverso la standardizzazione degli ordini di acquisto per specie merceologiche e l’eventuale stipula di convenzioni valevoli su parte del territorio nazionale”. Il risultato netto d’esercizio di Olidata è positivo per 0,54 milioni di euro (1,37 nel 2001), il margine operativo lordo è di 2,298 milioni di euro (pari al 5,40% del fatturato), mentre il reddito operativo è stato di 1,34 milioni di euro pari al 4,39% del fatturato.

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