La prima volta di OpenOffice con Oracle

OpenOffice.org 3.2.0 è la prima versione della suite opensource nata dopo la definizione dell’accordo di acquisizione di Sun Microsystems da parte di Oracle.

OpenOffice.org 3.2.0 è la prima versione della suite opensource nata dopo la definizione dell’accordo di acquisizione di Sun Microsystems da parte di Oracle. Come si ricorda dal PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org, l’associazione che raggruppa la comunità italiana dei volontari che sviluppano, supportano e promuovono OpenOffice.org, Oracle – nel corso dell’evento organizzato nei giorni scorsi – ha annunciato che continuerà ad investire sia nelle attività di sviluppo e di marketing, sia nel supporto della communità della suite per l’ufficio “aperta”. Accanto ad OpenOffice.org, Oracle affiancherà “Oracle Cloud Office“, applicazione che si pone in diretta competizione con Google Docs, mentre Sun StarOffice sarà rinominato in Oracle Office.

Il rilascio della versione finale di OpenOffice.org 3.2.0 arriva dopo cinque “release candidate” che si sono susseguite nei mesi scorsi.
Tra le principali migliorie ci sono i più rapidi tempi di avvio per le varie applicazioni che compongono la suite: secondo quanto dichiarato, Writer, Calc e Draw saranno il 46% più veloci ad eseguirsi rispetto alla versione 3.0, rilasciata circa un anno fa.

Per quanto concerne il supporto dei vari formati, OpenOffice.org 3.2.0 migliora la compatibilità con ODF e con formati proprietari quali i documenti Microsoft Office XML protetti da password.

La maggior parte delle novità riguardano “Calc”, il foglio elettronico di OpenOffice. Non mancano aggiunte di nuove funzionalità anche nel modulo “Chart” (aggiunta di nuove tipologie di grafici, possibilità di personalizzare più in profondità le etichette dei dati, miglioramento dell’usabilità del programma) e nell’applicazione “Base” (personalizzazione della procedura passo-passo per la creazione di un database, copia più semplice delle query, importazione dei dati da documenti RTF e pagine HTML più intelligente). “Draw” ed “Impress” supportano adesso l’aggiunta di commenti aprendo l’uso dei due software alla collaborazione tra utenti facenti parte di gruppi di lavoro.
Tutti i dettagli relativi alle novità, sono consultabili facendo riferimento a questa pagina.

Italo Vignoli, presidente del PLIO, accoglie con piacere le dichiarazioni rese da Oracle che confermano l’impegno dell’azienda nella promozione di OpenOffice.org. Anzi, l’accordo con Oracle dovrebbe permettere – sempre secondo Vignoli – di far crescere la suite anche nel mondo enterprise: “il progetto è molto forte tra gli utenti individuali e ha una discreta presenza negli enti pubblici ma ha ancora grandi spazi di crescita nel mondo delle aziende“, ha osservato il presidente del PLIO.

Una recente indagine di un service provider tedesco – Webmasterpro.de – avrebbe stabilito come il 21% degli utenti residenti in Germania utilizzi il pacchetto OpenOffice.org od un software derivato come StarOffice o Lotus Symphony di IBM. Al vertice la suite Microsoft Office con il 72% mentre, molto più staccato, segue Corel WordPerfect con il 2,7%. Sul 17,1% dei sistemi utilizzati per “navigare” in Rete non si farebbe invece uso di alcuna suite per l’ufficio.
La statistica è stata preparata elaborando un campione di dati proveniente da circa 100.000 pagine web. Secondo Webmasterpro.de, verificando quali fonti di carattere erano presenti sui sistemi client collegatisi a ciascun sito web, è stato possibile individuare la suite per l’ufficio installata. Per quanto concerne i margini d’errore dei dati pubblicati, gli autori stimano un ± 10% nel caso di Microsoft Office mentre un ± 0,5% per gli altri software.

OpenOffice.org 3.2.0 è prelevabile nella versione finale, in italiano, da questa pagina.

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