La pornotax colpisce anche i videogiochi

Seguendo l’esempio francese anche l’Italia procede a una tassazione aggiuntiva per i prodotti pornografici o violenti. E di mezzo ci sono anche i videogiochi

Anche i videogiochi ricadono rientrano fra i prodotti colpiti dalla pornotax o tassa etica. L’articolo 473 dell’emendamento 1.2000 prevede infatti che l’addizionale del 25% “si applica alla quota del reddito complessivo netto proporzionalmente corrispondente all’ammontare dei ricavi o dei compensi derivanti dalla produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di materiale pornografico e di incitamento alla violenza, rispetto all’ammontare totale dei ricavi o compensi”.

Per materiale pornografico e di incitamento alla violenza la normativa intende “i giornali quotidiani e periodici, con i relativi supporti integrativi, e ogni opera teatrale, cinematografica, visiva, sonora, audiovisiva, multimediale, anche realizzata o riprodotta su supporto informatico o telematico, nonché ogni altro bene avente carattere pornografico o suscettibile di incitamento alla violenza, e ogni opera letteraria accompagnata da immagini pornografiche”.
Rimane da definire il criterio che sarà utilizzato per definire le opere soggette alla tassa etica e che nel caso dei videogame probabilmente corrisponderà con le indicazioni presentate sui prodotti.

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