La nuova, doppia Borland

David Intersimone scrive alla comunità degli sviluppatori (anche italiani), per dire loro, «cambieremo il vestito, ma saremo sempre noi».

Chi ha avuto modo di conoscere, come noi, David Intersimone, si sarà fatto di lui le seguenti idee: competente, serio, appassionato, un militante della programmazione pura.
Tutto fuorché un “nerd”, però. Ovvero una persona che sa unire la passione per la creazione del software con una visione imprenditoriale. Il responsabile dello sviluppo di Borland ha confermato di non aver perso l’aura di serietà che lo ha sempre contraddistinto, inviando una lettera aperta agli sviluppatori, ossia a quelle diverse migliaia di persone nel mondo che utilizzano, ormai da decenni, prodotti di sviluppo di Borland.

Lo ha fatto per chiarire la posizione della sua società sul tema della vendita degli asset relativi agli strumenti di sviluppo a una società terza. Rispetto alle notizie che circolavano a inizio anno, ora si parla di costituire uno spin-off.

Lo ha fatto per spiegare che l’azione non è distruttiva, ma costruttiva. Certo, non è immediata: va interpretata e metabolizzata. Però la sua società, compreso Intersimone, ci crede.

Ecco perché: qui di seguito, il testo integrale della lettera che David Intersimone ha indirizzato alla comunità di sviluppatori di Borland, con tanto di accorata dedica iniziale:

Alla nostra fedele comunità di sviluppatori,

l’8 febbraio scorso Borland ha annunciato l’intenzione di trovare un acquirente per la nostra linea di prodotti Ide che include Delphi, C++Builder, C#Builder, JBuilder (e Peloton), InterBase, JDataStore, nDataStore e la linea dei prodotti Turbo. L’intenzione è quella di creare una società unicamente focalizzata sulla produttività dello sviluppatore individuale utilizzando le persone che, da sempre in Borland, si sono concentrate sul successo dei pluripremiati prodotti, che voi tutti ben conoscete e utilizzate.

Non è certo una decisione superficiale separare il business degli Ide da quello Alm (Application Lifecycle Management). Se guardiamo gli ultimi due anni e come abbiamo agito come società, vediamo che abbiamo dovuto continuamente pesare ogni dollaro investito nei prodotti Alm o di sviluppo. Molto, molto spesso abbiamo scelto di investire nell’Alm, per la nostra annunciata intenzione di andare verso il mercato Alm.

Ma tutti noi sappiamo che la nostra fedele base di clienti chiede e ha bisogno di più. C’è un enorme potenziale che non è stato utilizzato a causa del focus aziendale verso un approccio enterprise, con una maggiore enfasi verso un modello consulenziale di vendita che ha forzato Borland a investire di più nei prodotti Alm e nel marketing Alm. Un modello molto differente dal nostro tradizionale, basato sul canale, su un marketing diretto al singolo sviluppatore e sul sistema di distribuzione (vendita di singole scatole e negozi online).

La focalizzazione è la chiave di successo del business. Con questo annuncio entrambe le società potranno avere la concentrazione necessaria per crescere e aiutare i rispettivi clienti ad avere successo. Penso sia stupendo che Borland ci abbia dato l’opportunità di essere parte di una nuova società che unisce il team più appassionato di sviluppo e degli sviluppatori che io abbia mai incontrato. Vogliamo continuare a creare le migliori soluzioni e la tecnologia per il beneficio vostro e dell’intera comunità di sviluppatori.

Noi siamo sviluppatori che lavorano su prodotti di sviluppo per i nostri clienti, che sono sviluppatori. Questa è una relazione speciale, unica nel mondo software. Lavoriamo su strumenti che usiamo noi stessi e che la nostra comunità di sviluppatori ama e apprezza.
Ho iniziato usando Turbo Pascal 1.0 nel novembre del 1983, quando Philippe Kahn mi diede una copia al Comdex di Las Vegas. Dopo averlo installato sul mio Pc Ibm ho capito immediatamente che era qualcosa di diverso. Quel giorno ho capito di voler andare a lavorare per Borland.

Ho iniziato a lavorare in Borland il 17 giugno 1985 e negli ultimi 20 anni ho avuto il piacere di far parte di una fantastica società e grande comunità di sviluppatori software.
Ho avuto il lusso e il piacere di lavorare nell’R&D nei primi anni di vita dei linguaggi Turbo. Negli ultimi 15 anni ho tenuto le relazioni con gli sviluppatori, viaggiando in tutto il mondo per incontrare decine di migliaia di programmatori. Ogni giorno vado al lavoro e collaboro con i migliori ingegneri del software al mondo che più si focalizzano sulle necessità dello sviluppatore.

Sono molto eccitato di passare alla nuova società. Abbiamo le giuste persone, abbiamo il giusto eco-sistema di prodotti e componenti di terze parti, abbiamo gli autori, gli insegnanti, i consulenti, gli esperti e una comunità fedele – il componente più importante.

La nostra nuova società sarà completamente focalizzata su di voi e il vostro successo.
Si, entrambe le società si focalizzeranno sullo sviluppo software. Entrambe lavoreranno per avanzare lo stato dell’arte del software. Lo faranno semplicemente in due modi differenti. La nostra lo farà dedicandosi alla produttività del singolo sviluppatore e creando prodotti di qualità per lo sviluppo applicativo, utilizzando i nostri pluripremiati Ide, strumenti, librerie di componenti, classi e database. Borland lo farà indirizzando le necessità di più grandi organizzazioni, aiutandole a ottimizzare la delivery dei loro progetti software.

Daryl Taft di eWeek mi ha chiesto: “Come impiegato più “anziano” di Borland, come ti colpisce lo spin-off?” Ho risposto dicendo che vado verso la nuova società con un gran sorriso sulla faccia e una piccola lacrima negli occhi.

Voglio assicurare a tutti voi che siamo qui a Scotts Valley, e in tutto il mondo, Italia compresa, per lavorare sulle future versioni di Delphi, JBuilder e di tutti gli altri prodotti. Stiamo ascoltando, ancora e di più, le vostre necessità, problemi e suggerimenti. Stiamo seguendo e valutando le tecnologie relative a Windows, .Net, Java, open standard e le tecnologie emergenti da cui volete e vorrete trarre vantaggio.
Sono convinto che questa sia la cosa giusta da fare per il nostro comune business: gli Ide. Ed è la cosa giusta per l’Alm di Borland. La nostra priorità ora è quella di una migrazione riuscita e non traumatica per i nostri sviluppatori e il creare una macchina con maggiori investimenti, unica focalizzazione e forte crescita.

Questa non è la fine di una linea di prodotto ma il suo il potenziamento. Questa mossa costituisce la migliore garanzia per i nostri clienti, la nostra comunità e la nostra società stessa.

Il gruppo dei tool di sviluppo in Borland ha già costituito una divisione completamente indipendente, con personale e budget dedicati, che opera in maniera autonoma per il bene della comunità. Non abbiamo ancora identificato l’acquirente della divisione. Posso anticipare che non sarà alcuna società di software o hardware e che sto personalmente lavorando con il top management per identificare il giusto acquirente, che porterà avanti gli interessi degli Ide.

Ricordate: Borland è impegnata prima di tutto verso i suoi clienti e le loro necessità. L’8 febbraio mi hanno ridato la “mia” società.
Go Borland. Go New Company. Go Developers!

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