La Net generation? Fra i 10 e i 13 anni

La Net generation non è tutta uguale. Pochi anni di differenza mutano anche l’atteggiamento rispetto alle nuove tecnologie. Con gli universitari che hanno un atteggiamento molto più distaccato rispetto ai fratellini più piccoli, quelli tra i 10 e i 13 …

La Net generation non è tutta uguale. Pochi anni di differenza mutano anche l’atteggiamento rispetto alle nuove tecnologie. Con gli universitari che hanno un atteggiamento molto più distaccato rispetto ai fratellini più piccoli, quelli tra i 10 e i 13 anni. La vera Net generation.
È quanto sostiene l’osservatorio Aie (Associazione italiana editori) sull’editoria digitale secondo il quale i più esperti in fatto di tecnologia sono proprio i ragazzini fra i 10 e i 13 anni. Sono informatissimi, si relazionano con naturalezza alla tecnologia e sono decisamente aggiornati sui modi e persino sui costi di connessione alla Rete. Per loro il metodo di comunicazione più utilizzato è quello della chat, con la scusa dello studio passano ore davanti al pc e, vista l’età, non hanno una grande sensibilità per le tematiche legate al diritto d’autore.Un po’ più nostalgici i ragazzi della media superiore che “avvertono la nostalgia della concretezza dei libri e delle fotografie, sebbene colgano il lato positivo dei nuovi media rappresentato dalla possibilità di correggere rapidamente ogni sorta di errore”.

La multimedialità la vivono come un ambiente di lavoro e divertimento, ma contemporaneamente “rivalutano il patrimonio tradizionale dell’artigianalità della produzione di film e fumetti”.Più freddi e distaccati i giovani universitari che vivono il pc e la connessione a Internet come strumenti indispensabili per la propria attività quotidiana non solo di studio, ma anche di svago. Passano ore davanti al pc del quale apprezzano “la lucidità intrinseca all’attività interattiva nella ricerca di dati e contenuti editoriali”. Per fortuna rispetto ai fratellini hanno maturato una consapevolezza maggiore rispetto al problema del copyright e sono più disponibili al pagamento di servizi a valore aggiunto, soprattutto se caratterizzati da un alto grado di personalizzazione.

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