La misurabilità dell’It

Calcolare il valore dell’Information technology può sembrare un compito arduo, mentre, invece, meglio sarebbe considerare l’It come uno degli aspetti più facilmente misurabili. «È in tutti i processi – spiega Vincenzo Giannelli di Fiat -. Ormai se si b …

Calcolare il valore dell’Information technology può sembrare un compito arduo, mentre, invece, meglio sarebbe considerare l’It come uno degli aspetti più facilmente misurabili. «È in tutti i processi
– spiega Vincenzo Giannelli di Fiat -. Ormai se si blocca l’It, si blocca tutto».


L’It paragonata al telefono, dunque, come mezzo di comunicazione necessario, per far funzionare l’impresa, di cui non si può più fare a meno per la gestione delle informazioni.


«Si dovrebbe introdurre il concetto di Stato patrimoniale anche per l’It», provoca Arrigo Andreoni di Telecom, affinché il business aziendale possa concretizzare la percezione di valore aggiunto o, più semplicemente, come suggerisce Giannelli, applicando due metodi, uno più tradizionale, fatto di programmazione e controllo, anche tramite business case, e uno più complesso, che prevede la definizione di modelli valutabili in termini di miglioramenti e soddisfazione.


Fondamentalmente, comunque, il Cio deve garantire le condizioni per un bilanciamento dinamico dell’It, anche tenendo conto di quanto gestito all’interno o esternamente all’azienda. «Non esiste una ricetta – dice Giannelli -. Meglio l’outsourcing per quegli aspetti più onerosi da seguire, pur mantenendo il controllo diretto; maggiormente preferibile la gestione interna per quanto si sa fare bene ed è necessario nel medio termine».

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