La Mia Impresa Online ha portato su Internet oltre 27mila Pmi

Questo il risultato dei primi sei mesi di attività dell’iniziativa avviata da Google, Seat Pagine Gialle, Register.it e Poste Italiane. La regione con più adesioni è la Lombradia, seguita da Lazio, Campania, Piemonte e Sicilia.

Lanciato lo scorso maggio e volto a favorire l’ingresso nel Web
delle piccole e medie imprese italiane che ancora non hanno una presenza su
Internet, il servizio La Mia Impresa Online ha già permesso a oltre 27
mila le aziende italiane di registrare il proprio dominio Web e fare il loro
debutto in rete.

Ricordiamo che La Mia Impresa Online è un progetto congiunto di
Google, Seat Pagine Gialle, Register.it e Poste Italiane, le quali vogliono
offrire ad artigiani, commercianti e liberi professionisti la possibilità di
creare il proprio sito, promuoverlo online e attivare una piattaforma di
e-commerce. Il tutto con un’offerta gratuita per il periodo iniziale e con il
supporto di un call center dedicato in ogni fase del progetto.

Entrando nel dettaglio dei numeri, in 6 mesi La Mia Impresa
Online.it ha raccolto adesioni in tutta Italia: 44,4% al Nord, 21,5% al Centro
e 34,1% al Sud. Tra le regioni, la Lombardia è quella che ha visto il maggior numero di Pmi registrare il
proprio dominio Internet (17,9%), seguita da Lazio (11,1%), Campania (9,8%),
Piemonte (7,4%) e Sicilia (7,4%).

Dal punto di vista delle attività messe in atto, delle 27.000
aziende approdate sul web, l’11% ha avviato una piattaforma di e-Commerce (la
media nazionale è del 5%) e il 25% ha attivato una campagna di comunicazione
online con Google AdWords.

Tra le imprese, quelle edili e immobiliari sono le più numerose
(4,8%), seguite da ristoranti e pizzerie (2%) e da agenti e rappresentanti di
commercio (1,4%). Seguono idraulici, bar e caffè, negozi e consulenti di
informatica, abbigliamento, parrucchieri, avvocati, imprese di pulizia,
concessionari, meccanici, architetti e studi pubblicitari.

Con una crescita del 10% rispetto al 2009, l’Internet economy
italiana ha raggiunto nel 2010 un valore di 31,6 miliardi di euro, pari al 2%
del PIL italiano. E per il 2015 è previsto che l’Internet economy italiana raggiungerà
circa 59 miliardi di euro.

Nonostante
queste cifre, secondo i dati di Eurisko, solo il 25% del totale delle piccole e
medie imprese italiane ha oggi un sito. E se consideriamo solo le imprese con
meno di dieci dipendenti, la percentuale scende al 20%. Tuttavia, fa notare
sempre Eurisko, le piccole e medie imprese attive su Internet fatturano di più,
assumono di più, esportano di più e sono più produttive di quelle che non sono
presenti sul Web.

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