La mancanza di prevenzione favorisce gli attacchi via Internet

Stando a quanto riscontrato da un analista di Gartner, la maggior parte dei problemi riscontrati dai professionisti dell’It in ambito sicurezza sarebbero autoinflitti. Solo il 10% degli attacchi è frutto di vera innovazione, il resto è imitazione.

Circa il 90% dei problemi che si verificano in
ambito security sarebbero imputabili all’incapacità dei professionisti dell’It
di mettersi al riparo dai rischi.

La constatazione è emersa nel
corso del Symposium/Itxpo 2001 promosso dalla società di ricerca Gartner. Tra le
varie riflessioni, la più gettonata sarebbe quella che, nell’installare i
prodotti software, molti degli specialisti dovrebbero essere in grado di
prevenire i principali problemi legati alla sicurezza come gli attacchi ai siti
Web e ai sistemi informativi in generale.

Secondo John Pescatore,
analista di Gartner, per comprendere la portata del fenomeno basterebbe
riflettere sul fatto che il 90% degli attacchi in Internet sono frutto di
imitazioni e solo il restante 10% è etichettabile come
“innovation”.

Numerosi worm sarebbero infatti copie riviste e corrette di
attori precedenti, un po’ come nel caso di Red Code e del successivo Nimda. Ciò
non toglie che la semplice constatazione non basta. Occorre correre ai ripari.


Come in quest’ultimi anni è infatti decisamente levitato l’utilizzo
di Internet per le operazioni critiche, così anche il costo della sicurezza è
destinato ad aumentare in maniera significativa nel prossimo
futuro.

Insomma, perché sia business, al crescere dell’utilizzo del Web
devono corrispondere altrettanti investimenti in programmi di sicurezza. Ma non
solo. Ogni iniziativa dovrà essere condotta in maniera congiunta e non certo
portata avanti solo da alcuni dipartimenti di una stessa società, come
riscontrato dagli analisti di Gartner.

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