La lunga rivincita delle wireless Lan

Lo standard ha impiegato più di dieci anni per consolidarsi e affermarsi, ma ora sembra che inizi la vera crescita, inarrestabile.

Mentre tutto il mondo parla di Bluetooth e delle meraviglie che ci porterà in dote, pochi si accorgono della rivoluzione che è già in corso. Una vera e propria colonizzazione delle trasmissioni senza fili a corto raggio per opera di una tecnologia ormai stagionata e consolidata: le wireless Lan.

Ne esistono ben sei varianti, ma la più importante corrisponde alla specifica creata dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers a partire dal 1990. Il lavoro era stato affidato uno speciale comitato di standardizzazione, identificato dal numero 802.11. Erano anni ruggenti per le reti, lo standard Ethernet (10 Mbit per secondo) creato dal comitato Ieee 802.3, ormai dominava il mondo e ci si preparava al grande salto verso Fast Ethernet (100 Mbps). L’industria era convinta che si potesse portare la capacità di Ethernet nel mondo radiomobile saltando i passi evolutivi che le avevano richiesto quasi un decennio per affermarsi sulle reti locali in rame.

In realtà, si capì in fretta che non era possibile e che le reti senza fili avrebbero dovuto seguire la strada evolutiva già tracciata delle loro sorelle maggiori, partendo da 1 Mbit per secondo per arrivare, faticosamente e solo dopo anni, al traguardo fisiologico dei 10 Mbps, al di sotto del quale il traffico è percettibilmente troppo lento per le normali applicazioni da ufficio.

La prima metà degli anni novanta è quindi segnata da false partenze e da faide sugli standard. Dobbiamo aspettare fino al 1997 prima di vedere la prima specifica ufficiale dell’Ieee che ratifica la trasmissione su onde radio alla velocità di 1 e 2 Mbps.

Nel nuovo millennio, il punto di demarcazione

Ma le cose migliorano radicalmente con il salto al nuovo millennio. Tra il settembre 1999 e l’inizio del 2000, viene ratificata e corretta la nuova specifica a 11 Mbps, che porta a maturazione tutto il lavoro preparatorio e consente finalmente di avere la Wireless Ethernet. Nei mesi che seguono tutti i principali fornitori hanno rilasciato versioni aggiornate dei loro sistemi e nella prima metà di quest’anno abbiamo visto il fiorire di soluzioni stabili, veloci e convenienti.

Oggi una scheda PC Card per wireless Lan costa dai 200 ai 300 dollari, offre la cifratura a 128 bit ed è compatibile con diverse versioni di stazione base, cioè le ricetrasmittenti che collegano la rete radio alla rete fisica convenzionale (Ethernet o Fast Ethernet). Oltre a consentire la piena mobilità dei notebook in azienda, queste stesse Pc Card possono spesso funzionare anche all’interno dei desktop, usando semplici adattatori per bus Pci o Isa. In questo modo s’investe in un solo tipo d’interfaccia.

Per installare una rete wireless, basta un trapano elettrico per fissare le antenne, alcuni rudimenti di networking e un po’ di pazienza (soprattutto per configurare i driver). Il loro impiego è veramente alla portata di tutti e le vediamo spuntare, non solo in azienda, ma anche nelle lounge degli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, allo stadio, nelle stanze degli alberghi, e in altri luoghi pubblici dove offrono un accesso veloce a Internet. In Scandinavia esistono già diversi progetti di questo tipo, che coinvolgono operatori telefonici mobili e la compagnia di bandiera.

L’evoluzione del protocollo mobile Ip e del software di “roaming” consente anche di predisporre reti ad accesso gratuito, all’interno di centri commerciali e locali pubblici, dove chiunque possa entrare e trovarsi collegato alla Rete senza essere un “abbonato”.

Infine, cominciano anche ad arrivare le prime interfacce in formato Compact Flash che trovano posto all’interno di Pda e telefoni cellulari. A mano a mano che l’impiego dello strumento si estende, appare chiaro che la Wlan offre oggi quel che Bluetooth promette domani; lo offre a costi accessibili e con il beneficio aggiuntivo della velocità e della standardizzazione.

In Italia il fenomeno si sente ancora poco, ma la rivoluzione wireless ci sta raggiungendo a grandi passi. Alcuni produttori di notebook, tra cui Dell, propongono l’interfaccia integrata al posto del modem interni. L’onda avanza quindi, per dirla all’americana, “stay tuned”.

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