La foto dell’It aziendale serve al service broker

L’ha scattata Fabio Violante, Cto Emea di Bmc Software, a beneficio dei Cio. Va dall’It consumerization al cloud.

Fabio Violante, Cto Emea di Bmc Software ha scattato una foto all’It enterprise attuale e il primo soggetto che si vede è l’It consumerization, «che rende reale e quotidiano il fenomeno del bring your own device, e io ne sono una testimonianza: uso l’iPhone e non sono compliant con quello che dovrebbe essere lo standard aziendale».

Poi appare la cosiddetta delivery ibrida, resa attuale dal software come servizio: «se guardate i numeri dell’evoluzione del Saas sono impressionanti. Salesforce è un caso eclatante. Sta cadendo la barriera all’utilizzo di public cloud per workload specifici.
Cambiano quindi il modo in cui i servizi sono percepiti dagli utenti finali, che attendono poco tempo per vedere concretizzarsi il servizio, e anche il catalogo dei servizi
».

Il terzo soggetto sono i big data, «che fanno venir meno quel virtuosismo dell’uso parsimonioso delle risorse che con fatica abbiamo instaurato».

Elemento collante della fotografia è la service governance.

A fronte di un’infrastruttura che prende a bordo servizi It suggellati con una stretta di mano, osserva Violante, oggi serve soprattutto governare i processi It.

Il nuovo ruolo del Cio è proprio questo, gestire la complessità dando facilità d’uso. Per questo vediamo l’It come un service broker aziendale».
In tutto questo c’è il cloud computing.
«Abilitiamo i service provider a costruire cloud – spiega Violante – e lo utilizziamo noi stessi per erogare i nostri prodotti, come Remedy, in modalità Saas.
Poi diamo strumenti per creare private cloud enterprise. Che significa partendo da zero avere un cloud funzionante in pochi mesi.
Poi federiamo e gestiamo servizi cloud esterni, multi source
».

In un anno Bmc ha fatto fatto più di cento cloud nel mondo. Feedback?
«Per creare un private cloud paga molto l’approccio cosiddetto transformational, che in pochi mesi cambia l’azienda – dice Violante. – In Italia piace il discorso evolutivo, ossia passare dalla virtualizzazione al cloud con inserimento di self service. Ma così c’è poca enfasi sul catalogo dei servizi».

E come si fa capire i benefici al management?
«Funziona l’approccio pilota, che mette in parallelo il vecchio con il nuovo modo di fare le cose».

Bmc Software nell’ultimo periodo ha effettuato alcune acquisizioni per ampliare la propria proposta di It Service management: Streamstep, per la gestione dei workflow agili
Coradiant, per l’application performance management e Numara, che fa prodotti di It management per il midmarket.

Ch Ostfeld è l’integratore di Numara in Italia. I prodotti Track-it! e FootPrints nel mondo hanno un installato di 55mila licenze e 13mila clienti attivi.

In Italia sono 180, fra cui spiccano i nomi di Campari, Amplifon, Saclà, piccole banche, sanità privata.

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