La firma (digitale) la metto con lo Slate Asus

Come design ricorda un tablet, ma il nuovo prodotto di Asus è a tutti gli effetti un notebook, che si indirizza a un’utenza professionale. Lo schermo touch può ricevere gli input tramite le dita o un pennino, che consente di apporre sui documenti la firma autografa digitale.

Non confondetelo con un tablet: nonostante
il design possa trarre in inganno, è un notebook con interfaccia touch
”.
Così Alessandro Salsi, il country product manager di Asus, ha presentato l’Eee
Slate B121, un prodotto mobile destinato al mondo professionale.

A
onor del vero, il computer è in commercio già dal mese di ottobre ma solo ora
l’azienda ha deciso di farlo debuttare ufficialmente perché, grazie alle novità
tecnologiche che porta con sé, permette di integrare un’importante novità: una
soluzione sviluppata da Postel in partnership con la software house modenese
Kartha che offre la possibilità di apporre
sui documenti la firma autografa digitale
.

In
pratica, lo Slate B121 utilizza uno schermo Lcd che è in grado sia di ricevere
input tramite le dita sia attraverso un pennino in dotazione. Quest’ultimo è un
digitalizer Wacom capace di identificare 256 livelli di pressione e quindi può
essere usato per firmare digitalmente i documenti. E tale firma ha valore
legale perché caratterizzata in modo
univoco da tre parametri della scrittura
: velocità, pressione e
accelerazione.

La
soluzione di Postel è stata sviluppata qualche tempo fa per l’uso su desktop. “Più di recente – ha precisato il
direttore marketing Marco Pellegrini – abbiamo
valutato una serie di prodotti che ci consentissero di portarla in mobilità. La
scelta è caduta sull’Eee Slate B121 perché è stato il dispositivo che meglio
rispecchiava le nostre aspettative”.

“Alle aziende – ha
proseguito pellegrini – possiamo offrire una gestione completa del documento:
dalla sua creazione alla sua archiviazione, che avviene sui nostri server. Il
tutto nel completo rispetto delle normative vigenti in Italia e senza la necessità
di utilizzare alcun foglio di carta
”.

Come
si diceva, nonostante lo si impugni come un tablet e lo si usi come un tablet,
lo Slate B121 è a tutti gli effetti un notebook. Al suo interno troviamo
infatti un processore Intel Core i5,
4 GB di Ram e un hard disk allo stato solido da 64 GB.
Lo schermo è un Lcd da 12,1” ed è resitente a urti e graffi grazie all’uso di un pannello rinforzato
di tipo Gorilla Glass. Se poi lo si vuole usare nel modo tradizionale in cui si
usa un notebook, si possono collegare via Bluetooth la tastiera e il mouse in dotazione. Le connessioni avvengono solo
tramite Wi-Fi. Per avere il 3G si può collegare una chiavetta a una delle due
prese Usb.

Il sistema operativo usato è Windows 7
Professional. E questo ne facilita l’uso da parte degli utenti mobili aziendali
senza dover apportare modifiche radicali ai sistemi di sicurezza
– ha
precisato Salsi -. Inoltre permette di
installare tutte le applicazioni disponibili per l’ambiente Microsoft
”.

Quello
che stupisce un po’ per un’azienda come Asus, che da sempre ha fatto
dell’autonomia un cavallo di battaglia, la durata di circa 3 ore della carica della batteria. Va però sottolineato che ci sono
ampi margini di miglioramento perché, se è vero che lo Slate B121 è appena
arrivato in Italia, in altre parti del mondo è in vendita dallo scorso gennaio. Quindi è frutto di un progetto che
non include tutte le innovazioni e le miniaturizzazioni che ha comportato lo
sviluppo dell’ultrabook ZenBook e che, con tutta probabilità, troveranno spazio
in una prossima versione dello Slate B121.

Nella
configurazione descritta, il notebook touch di Asus è venduto a 999 euro Iva esclusa.

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