La difficoltà di trovare professionisti competenti

Problemi di skill? «A volte sì, a volte no – afferma Paolo Stella, responsabile sistemi informativi del Gruppo Zucchi -. Però avendo lavorato per alcuni anni nel mondo Ibm, ho avuto modo di conoscere persone e logiche di chi fornisce i se …

Problemi di skill? «A volte sì, a volte no – afferma Paolo Stella, responsabile sistemi informativi del Gruppo Zucchi -. Però avendo lavorato per alcuni anni nel mondo Ibm, ho avuto modo di conoscere persone e logiche di chi fornisce i servizi. Ciò nonostante, a volte ho dei problemi in fatto di competenze, perché in azienda non ci sono ancora i tempi maturi per realizzare alcune operazioni che io ritengo utili: mi riferisco alla gestione delle infrastrutture tecnologiche, molto complesse e vulnerabili, oggi un onere piuttosto impegnativo per noi, in quanto a volte rischiamo di generare disservizi anche significativi a fronte di problemi che all’origine si rivelano banali. L’idea non è quella di consolidare le piattaforme e gli applicativi, in quanto sarebbe già importante riuscire a creare delle logiche attraverso le quali le aziende possono comunicare tra loro in un’ottica di maggior sinergia. Ad esempio, prima di implementare l’Erp avevamo un’applicazione costruita internamente su mainframe, che oggi ha solo una funzione di consultazione. Un Erp ha però delle regole molto più rigide e per tale motivo stiamo facendo formazione ai nostri 700 utenti. L’unica cosa positiva è che siamo partiti in piena consapevolezza della fatica che avremmo dovuto affrontare e anche nei momenti di difficoltà non è mai venuta meno la voglia di portare avanti l’impegno».


«Negli ultimi 5/6 anni in Martini & Rossi – sottolinea il responsabile It, Paolo Daperno – lo staff è evoluto in quanto c’è stata non solo una crescita professionale interna, ma anche un incremento degli skill richiesti all’It per supportare i nuovi progetti avviati dall’azienda, relativi alla comprensione dei processi e alla loro traduzione in procedure informatiche: il tutto avendo come obiettivo la semplificazione. La trasformazione degli skill, quindi, è avvenuta sia attraverso un processo di formazione interna sia con l’acquisizione di risorse esterne, facilitata anche da un naturale turnover delle figure dell’area It». Attualmente, la realtà guidata da Daperno è sostanzialmente suddivisa in due macroaree: una è dedicata all’infrastruttura tecnologica, ed è seguita da due persone, affiancate da partner esterni per quanto riguarda l’helpdesk e l’infrastruttura di rete, mentre nella seconda area ci sono 8 persone che si occupano di applicazioni, database administration e nuovi progetti.


In casa Stefanel, la struttura It guidata da Antonio Forcolin è organizzata per processi e ha deciso di acquisire solo pacchetti delegando al fornitore tutta quanta la maintenance. «Abbiamo solo un programmatore per le piccole soluzioni customizzate – afferma Forcolin – mentre gli altri sono di formazione più funzionale che tecnica e gestiscono i rapporti con il fornitore della soluzione. In azienda non abbiamo un Erp, ma dei gestionali, scelti tra i migliori per l’ambito tessile/abbigliamento, che coprono le varie aree di attività. Il reperimento degli skill è un problema, in quanto a breve alcuni capi progetto andranno in pensione, per cui sto cercando di supplire al turnover con risorse esterne. Stiamo contattando i migliori neolaureati di lauree brevi, in quanto dimostrano più voglia di lavorare e meno pretese iniziali degli altri laureati. Per cui preferiamo formarli in casa, per trasmettere meglio lo spirito dell’azienda».


Riguardo alla difficoltà di reperire figure specializzate, Umberto Soccal, Cio del Gruppo Luxottica osserva: «Nel nostro Paese è ancora presente la struttura applicativa "storica" basata su piattaforma AS/400 e standard, con programmazione Rpg Cobol, per cui è sempre più difficile trovare programmatori esperti di questo linguaggio. Per questo alcuni anni fa abbiamo creato un ufficio distaccato, vicino a Mestre, dedicato solo allo sviluppo di soluzioni personalizzate. Alla base di tale scelta c’è il fatto che la sede principale di Luxottica è ad Agordo, un bellissimo posto in mezzo alle Dolomiti, che però non è per tutti comodo, diversemente da Mestre, dove giovani ricercatori si dedicano allo sviluppo del nostro Erp, che è una soluzione custom, tranne che per la parte amministrativa, che usa J.D. Edwards in ambiente AS/400».

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