La cura Whitman premia l’enterprise di Hp

La trimestrale si chiude meglio del previsto per la società, soprattutto per le attività in area server e networking.

Sembra fare effetto la ”cura” Whitman sui risultati di Hp.
In particolare, le crescite registrate in area enterprise nel quarto trimestre dell’anno stanno facendo crescere negli osservatori la fiducia suuna possibile prossima ripresa.

In particolare, dopo un terzo trimestre definito deludente dagli osservatori, con un calo del 9 per cento proprio nel giro d’affari della stessa divisione, l’ultimo quarter ha fatto registrare una crescita del 2 per cento a 7,6 miliardi di dollari, spinta da un +10% sul segmento server e un +3 per cento nell’area networking.

Gli analisti parlano di risultati superiori alle aspettative, anche e soprattutto a fronte di performance meno brillanti da parte di player come Cisco o Ibm.
E se resta vero che le perplessità sulla ripresa rimangono, è altrettanto vero che sono più mitigate rispetto a 3 mesi fa.

Nel complesso, va detto, quasi tutte le divisioni hanno mostrato risultati in calo.
Il segmento pc, ad esempio, ha messo a segno un -2 per cento a 8,58 miliardi di dollari, mentre l’area printing si è fermata a un -1 per cento a 6,04 miliardi.
Il risultato finale della trimestrale mostra un fatturato di 29,2 miliardi, superiore ai 27,9 miliardi attesi dagli analisti. E proprio quest’ultimo aspetto è quello che ha generato un balzo positivo del titolo a Wall Street.
Anche gli utili (in questo caso non-Gaap) risultano in calo, ma si attestano su livelli superiori a quanto atteso a Wall Street, segno della pressione che l’azienda sente dai suoi più diretti competitor.
E non è certo un caso che è sulla marginalità che Meg Whitman insiste vi sia da lavorare.

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