La compravendita delle licenze

Ha fatto scalpore la notizia che in Gran Bretagna alcuni rivenditori avrebbero cominciato a rivendere licenze software Microsoft di seconda mano a prezzi scontati, con il benestare della società stessa. Si tratta di una iniziativa permessa da al …

Ha fatto scalpore la notizia che in Gran Bretagna alcuni rivenditori avrebbero
cominciato a rivendere licenze software Microsoft di seconda mano a prezzi scontati,
con il benestare della società stessa.
Si tratta di una iniziativa permessa da alcuni aspetti specifici del diritto
fallimentare britannico e da una certa interpretazione di alcune delle clausole
contenute nei contratti Microsoft. Nella sostanza, alcuni rivenditori stanno
rivendendo il trasferimento di licenze acquisite da aziende insolventi o in
fallimento, o in fase di downsizing, con sconti del 20 o del 50% rispetto al
prezzo di mercato. L’iniziativa è partita dal rivenditore britannico
Disclic, ma altri pare siano pronti a cogliere l’opportunità. Microsoft,
da parte sua, ha confermato che il trasferimento rispetta i termini e le condizioni
previste dal contratto delle licenze in volume. Perplessi gli operatori tradizionali,
che da un lato temono azioni di concorrenza sleale, dall’altro pensano a un
nuovo business model. Secondo Vittorio Trogher, titolare di
Eks: «Non ci vedo niente di illegale, la licenza software è
considerata al pari di un qualsiasi asset, è sufficiente gestire la compravendita
in modo corretto, ovvero registrando la voltura»
.

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