La cattiva gestione della rete incide sulle performance applicative

L’indagine “Killer Apps 2012”, condotta da Easynet e Ipanema, rivela che in Europa l’82% delle aziende ha riscontrato problemi di prestazioni negli ultimi dodici mesi. In Italia, il dato scende a poco più del 70%.

Le reti aziendali europee stanno sperimentando significativi problemi di prestazioni dovuti a una cattiva gestione della banda a disposizione, con relativa lentezza o mancanza di risposta durante l’esecuzione di applicazioni spesso critiche. Lo rivela la ricerca “Killer Apps 2012”, condotta da Easynet e Ipanema su oltre 550 aziende continentali, 71 delle quali italiane. Il campione è stato composto selezionando aziende di dimensioni medie e grandi, nelle quali sono state intervistate figure di Cio, responsabili It e network manager.

Il principale dato che emerge riguarda l’ammissione di problemi di prestazioni sulle applicazioni di business negli ultimi dodici mesi. Il 67% del totale ha dichiarato di averne sofferto occasionalmente e un ulteriore 15% ha rilevato disfunzioni con frequenza più alta. Inoltre, lentezza o mancanza di risposta sono problemi in crescita almeno per il 44% del campione.
In Italia, i numeri sono comunque significativi, ma meno eclatanti. Solo il 70,6%, infatti, ha ammesso problemi di prestazioni nell’ultimo anno, sommando i casi frequenti e quelli occasionali, mentre solo per il 32% il dato è in ascesa.
Tuttavia, da noi quasi l’80% delle aziende non sa misurare il consumo di banda di ogni applicazione (in Europa siamo al 69%), mentre il 77,6% ha dichiarato di sapere con precisione quante applicazioni girano sulla rete, contro il 67% della media continentale.

La ricerca ha rilevato come i problemi di prestazioni siano prevalenti nell’ambito delle applicazioni aziendali critiche, come quelle dedicate alle linee di business (26%), Erp e Crm (20%) e quelle video (22% in forte crescita). In Italia sono queste ultime a prevalere (41,2%), seguite a distanza dalla posta elettronica (14.7%) e dalle applicazioni enterprise (13,2%). Ancora scarsa l’incidenza del Cloud SaaS (3%), ma il dato è raddoppiato in un anno.
Fra i professionisti It italiani prevale la convinzione che proprio queste applicazioni (Salesforce, per fare un esempio) siano destinate a occupare la maggior parte delle risorse di rete presenti in azienda, con comunicazione unificata e VoIp appena dietro.

Il direttore tecnico di Easynet, Justin Fielder, ha sottolineato come lo studio debba “far suonare un campanello d’allarme per tutti gli It manager”, confermando l’importanza di una reale comprensione delle prestazioni delle applicazioni sulla rete aziendale.
“La risposta, tuttavia, non va cercata in un prodotto panacea – ha aggiunto – bensì le aziende devono combinare la propria esperienza professionale e analisi dettagliate per affrontare i problemi di oggi e prevedere quelli futuri”.
Il suo collega di Ipanema, Thierry Grenot, ha precisato che le imprese dovrebbero “essere più agili per trarre beneficio dai vantaggi attesi dalle implementazioni cloud e di comunicazione unificata”.
Secondo il Cto dello specialista di network management, “le aziende devono conoscere meglio le loro reti, per poter indirizzare la banda verso le applicazioni più importanti per il business, riducendo allo stesso tempo gli investimenti in capacità non necessaria”.
Le lamentele degli utenti sono uno dei principali fattori di spinta verso il monitoraggio delle reti, anche se frequenti sono i casi di uso poco appropriato dei sistemi a disposizione. Un dato relativamente confortante, soprattutto in Italia, riguarda l’andamento complessivo dei budget It, che sono rimasti invariati per il 50% delle aziende interpellate e sono addirittura cresciuti nel 22% dei casi.

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