La carica dei tablet penalizza la fine d’anno dei pc

Effetto cannibalizzazione secondo Gartner e Idc. Se il mercato business torna ad acquistare, l’utenza consumer guarda ad altri prodotti e non compra pc.

Concordi Gartner e Idc. La fine del 2010 ha segnato un momento di crescita debole per il mercato mondiale dei pc.
Entrambe le società di ricerca parlano di un quarto trimestre con incrementi a una cifra: considerati i diversi universi di riferimento, Gartner attesta un +3,1% (inferiore al +4,8% precedentemente atteso) a 93,5 milioni di unità vendute, laddove Idc parla di un ancor più modesto +2,7% a 92,1 milioni di macchine, anche in questo caso al di sotto di quel +5,5% atteso.

Complessivamente, invece, sull’intero 2010 il comparto registra un +13,8% alla soglia dei 351 milioni di pezzi secondo Gartner. Idc si attesta su cifre simili complessive e parla di un +13,6% sui dodici mesi, a 346,2 milioni di unità vendute in tutto il mondo.

Ma quali sono gli indici che determinano questi risultati?
Entrambe le società parlano di crescite interessanti per tutta la prima metà dell’anno e di un momento di impasse proprio negli ultimi mesi, a causa di alcuni cambiamenti di scenario nel mondo consumer.
Secondo Gartner, ad esempio, le vendite di Natale sono risultate penalizzate nell’area consumer a causa della crescente concorrenza proveniente da altri prodotti del comparto tecnologico, dai tablet alle console di gioco.
Il rovescio della medaglia, positivo in questo caso, è che nello stesso periodo le vendite sul mercato professionale sono cresciute progressivamente, segno – è questa la speranza – di un percorso di ripresa dalla crisi che aveva portato il 2009 a chiudersi con incrementi complessivi a una cifra.

Secondo Garter, in questo ultimo trimestre dell’anno i vendor che sembrano aver beneficiato della particolare contingenza non sono i big player del comparto.
Pur mantenendo un solido primo posto nella classifica mondiale, Hp chiude il trimestre a 17,5 milioni di unità, pari a una share del 18,8%, in calo dell’1,2% anno su anno, sintomo di buone performance sul fronte professionale, ma di un contraccolpo nella domanda da parte dell’utenza consumer.
La stessa analisi vale anche per Acer, che chiude con 11,8 milioni di macchine, anche in questo caso in calo dell’1,8% anno su anno, anche a causa di un certo rallentamento nelle vendite di netbook e mini notebook.
Il terzo posto è di Dell, con un milione di macchine in meno rispetto ad Acer e una crescita complessiva del 3,9%, segno del buon andamento delle vendite nel mondo professionale, mentre il best performer risulta essere Lenovo, che chiude a 9,4 milioni di pc, in crescita del 21,4% anno su anno.
La segue, in classifica e nelle crescite, Toshiba, che chiude il trimestre a 5,3 milioni di macchine, in questo caso in crescita del 12,1%.

Per quanto riguarda l’analisi per geografie, negli Stati Uniti si parla di vendite per 19,1 milioni di macchine, con un calo del 6,6% anno su anno, mentre nell’area Emea, il quarto trimestre si è chiuso a 32 milioni di macchine, con una crescita del 6,2% anno su anno.
Anche in Europa Occidentale il mercato consumer ha mostrato il fianco e, in una situazione economica ancora pesantemente condizionata dalla crisi, ha visto gli utenti finali indirizzare le proprie scelte verso altre merceologie, media tablet in primis.

Gartner fornisce anche le analisi sull’andamento dell’intero anno e sottolinea le buone performance di Lenovo che mette a segno una crescita del 37,3% a quasi 34 milioni di macchine (dietro Dell attestata a 42,1 milioni con una crescita del 12,8%, ad Acer con i suoi 45,2 milioni in crescita del 13,8% e Hp prima con 62,7 milioni di macchine in crescita del 6,5%), segno della crescita anche su mercati esterni a quello cinese.

Simili sono le analisi di Idc, che atrribuisce come Gartner il primo posto della classica per l’intero 2010 ad Hp, seguita da Dell, Acer, Lenovo e Toshiba, quest’ultima con 19 milioni di macchine, pari a una share del 5,5%, in crescita del 20,6%.

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