La Calabria propone servizi per il lavoro

Il progetto “InChiaro” è dedicato all’orientamento professionale e punta sui giovani e le donne

Le province calabresi hanno imboccato decisamente la strada dell’innovazione
con i due progetti “InChiaro” e “ChiariTeVi”, che hanno
ottenuto un finanziamento complessivo di circca 1,3 milioni di euro. La
prima iniziativa vuole favorire l’avvicinamento del cittadino alle istituzioni
pubbliche in materia di lavoro e occupazione non solo nel senso di una
divulgazione di informazioni più chiare, ma anche di una maggiore partecipazione
alla vita delle istituzioni attraverso varie forme di consultazione, fino ad
arrivare alle decisioni finali.


L’obiettivo è mantenere aperto un dialogo costruttivo in una
regione dall’elevato tasso di disoccupazione. Proprio alle categorie di
cittadini più colpite da questo problema, i giovani dai 14 ai 24 anni e le
donne, il progetto rivolge la sua attenzione, prevedendo due distinti percorsi
partecipativi e portando avanti delle azioni relative alle politiche del lavoro.
In particolare si punta all’orientamento dei disoccupati verso forme lavorative
idonee ai loro profili professionali, all’analisi delle tendenze evolutive in
atto nei settori economici a livello locale e nazionale, alla promozione del
sistema informativo territoriale per il lavoro e alla diffusione dell’utilizzo
dell’Ict, alla valorizzazione di esperienze locali.


Il progetto “ChiariTeVi” vuole, invece, facilitare
la qualità dei servizi erogati dalle province calabresi riguardo al mercato del
lavoro, sperimentando nuove tecnologie, tra cui la Tv digitale terrestre.
Obiettivo è, infatti, lo sviluppo di un contenitore di informazioni in grado di
favorire l’interfaccia tra la Pubblica amministrazione e le aziende che offrono
lavoro. Per ottenerlo si stanno consolidando i diversi sistemi informativi per i
servizi sul lavoro già realizzati dalle cinque province, e si stanno mettendo a
punto iniziative di T-government per superare le principali
problematiche legate alla diffusione e all’uso del decoder digitale terrestre,
alla copertura delle frequenze radiotelevisive e all’adattamento degli
applicativi alle reali esperienze d’uso dell’utente. Nel primo caso si intende
intervenire con una campagna di comunicazione; nel secondo con la pianificazione
di un programma di progressiva copertura del territorio regionale compatibile
con lo sviluppo del digitale terrestre; nel terzo con un feed-back continuo con
gli utenti.

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