La Business intelligence oggi è esuberante

Lo pensa il ceo di Jaspersoft, Brian Gentile. Che propone tanto opensource ma anche in-memory, per portare nuove capacità a più persone.

La miglior connotazione dell’ottimo momento che sta vivendo la Business intelligence ce l’ha data il ceo di Jaspersoft, Brian Gentile: è “vibrant”, esuberante.

Il manager con ascendenze italiche (biscegliesi, per l’esattezza), ne sa: viene da un percorso negli analytics ventennale. Le ossa in Apple (quando era ancora una società esplicitamente Unix-oriented) poi Sun, Ariba, Brio Technology, Hyperion, Informatica. E ora Jaspersoft, cioè opensource:
«Abbiamo ricreato la Business intelligence per proporla un’audience più vasta – ha detto di passaggio a Milano -. Ci sono nuovi problemi di intelligence che vanno indirizzati solamente con l’opensource».

Codice sviluppato, guarda caso, in Romania ma anche a Padova, in compartecipazione con la locale università.
Finanziata da un private equity (in cui mettono i soldi anche Sap, Red Hat e Quest), Jaspersoft ha 175 dipendenti nella Baia, a San Francisco.
Sono, a tutti gli effetti, un concentrato di manager esperti in business intelligence che hanno portato Jaspersoft a consentire 175mila deployement in produzione.
In totale 16 milioni di download e 275mila membri registrati, di cui 10mila in Italia (la community extra America più vasta).

Luca Zurlo, country manager Italia e Spagna di Jaspersoft rileva come il software di Bi opensource sia usato commerciallmente da noi nel settore scientifico e nella pubblica amministrazione (comune Reggio Emilia, Porto di Venezia). Lo ha implementato anche Enel. E Objectway ne fa la base per le proprie soluzioni di gestione finance.

Non sono pochi gli utenti che inseriscono Jaspersoft nelle proprie applicazioni. Un’embedded Bi, insomma, che funziona.

La società, sottolinea Gentile, è in crescita del 50-70% annuo dal 2009, con un tasso di rinnovo dei clienti 90%.

I temi che indirizza, peraltro, sono i soliti noti all’industria: cloud, big data, consumerization. Cosa c’è di nuovo allora? Il tentativo di risposta ai problemi della Bi come individuati da Gentile: la complessità e la possibilità di scalare.

Quindi, tanto self service per tutti gli utenti, intelligence intuitiva, un in-memory engine alla base, opensource e tanto Java per chi la costruisce, basandosi sui nuovi data store standard dei big data: hadoop, NoSql, Mpp Dbms.

La Jaspersoft Business intelligence suite comprende i moduli Reports library, iReport designer, Studio, Reports server, Oltp, Etl e si coniuga in varie edizioni commerciali. È disponibile su Cloud foundry di Vmware, Openshift di Red Hat, Amazon Web services.

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