La banda larga entra in casa

Primo appuntamento con le tecnologie di rete ad alta velocità per il local loop, che aprono il mercato a nuovi servizi.Pubblicato sul numero 13 maggio 2001

Sta crescendo l’interesse verso le tecnologie cosiddette per la larga banda, che aprono prospettive ben al di là del semplice accesso veloce a Internet. Anche in ambito aziendale, infatti, si possono realizzare nuove infrastrutture basate sulla disponibilità di servizi a valore aggiunto resi possibili da dorsali geografiche di grande capacità.
Inoltre, l’accesso broadband, che negli Usa è rivolto al mondo Soho, in Italia si sposa con una realtà rappresentata da un tessuto economico di piccole e medie imprese.
Sempre la larga banda sta portando alla crescita di un nuovo mercato del networking, che anche nel nostro Paese, sulla scia di quanto accaduto negli Stati Uniti o in Germania, ha prospettive interessanti. È l’home networking, cioè quell’insieme di tecnologie, prodotti e servizi destinati all’ambiente domestico in cui al primo pc se ne è aggiunto un secondo, creando la necessità di condividere la stampante, l’accesso a Internet e ad altre risorse. Il passo successivo è definito “broadband digital home” (casa digitale a larga banda). Oltre l’accesso a Internet, è opportuno abbracciare una prospettiva più ampia, che prenda in considerazione l’intera gamma dei servizi che possono essere offerti in bundle per uso domestico mediante connessione a larga banda, come la telefonia locale, interdistrettuale e cellulare, i servizi di intrattenimento e d’informazione e tutto ciò che sarà partorito dalla mente del marketing dei service provider.
Pubblicheremo una serie di articoli che illustreranno alcune delle tecnologie disponibili per la larga banda nel local loop: dal DSL al wireless, all’Ethernet.
Iniziamo dalla tecnologia che per prima ha cominciato a diffondersi in Italia e che, promettendo il reimpiego del vecchio doppino telefonico, ha creato grandi aspettative: l’ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line). Cosa sia L’ADSL e come venga implementato nelle architetture di networking lo abbiamo già raccontato (si veda per esempio il numero 11). Ci occupiamo qui del suo interfacciamento con le architetture di home networking.

Una tecnologia giovane
per cavi troppo vecchi

Le suddette promesse, in molti casi, potrebbero non essere mantenute. L’ADSL, infatti, utilizza le stesse linee d’abbonato del servizio telefonico, ma non tutte queste ultime possono inoltrare un segnale ADSL in modo affidabile. Poiché la velocità diminuisce con la distanza e con le interferenze, la linea telefonica di un eventuale cliente deve essere prima di tutto abilitata per il servizio ADSL. Le soluzioni hardware che puntano unicamente sull’aumento di potenza e densità non riusciranno a risolvere le attuali difficoltà legate all’implementazione dei servizi ADSL.
Sebbene la tecnologia ADSL non sia supportata allo stesso livello degli altri standard, le cose stanno cambiando molto in fretta, come dimostrano numerosi tentativi in corso, quali per esempio il laboratorio di interoperabilità dell’Università del New Hampshire. Recentemente, è stato lanciato su scala industriale l’OpenDSL, con lo scopo di sviluppare un’architettura plug-and-play aperta ai fini della interoperabilità e della configurazione automatica delle CPE (Customer Premises Equipment) di grado retail, grazie alla quale la CPE potrà essere utilizzata su qualsiasi rete DSL. L’utente tenderà sempre di più a condividere questa maggiore ampiezza di banda, “pipe”, fra i diversi pc o dispositivi domestici e la rete.
Il modem diventa quindi un gateway che instrada e collega contenuto video, voce e dati attraverso varie tipologie di reti domestiche, fra cui l’HomePNA (che promuove l’uso del cavo telefonico – Phone Line Networking) l’HomePlug (per l’uso del cavo elettrico – Power Line Networking) e le tecnologie senza fili (Bluetooth o LAN wireless a standard IEEE 802.11).

Soluzioni integrate
con ADSL al centro


Le aziende impegnate nei prodotti di prima e seconda generazione per home-networking si sono concentrate finora su soluzioni multifunzione con ADSL come componente a banda larga. Le ultime architetture “quattro in uno” utilizzano, per esempio, un’integrazione orizzontale attraverso quattro diversi supporti hardware per consolidare l’ADSL e le altre funzionalità connettive in un solo slot PCI. Per citare un esempio, il chipset Conexant AccessRunner, include un transceiver ADSL che supporta l’ADSL full-rate a 8 Mbps o lo standard DSL G-lite a 1,5 Mbps, la tecnologia modem dialup V.90/V.92, e le specifiche HomePNA 1.0 (a 1 Mbps) e HomePNA 2.0 (a 10 Mbps). È, inoltre, compatibile con Ethernet per LAN ad alta velocità.
Si tratta comunque delle prime soluzioni, che si confrontano con la “giovinezza” dell’home-networking, in cui l’unica componente matura è Ethernet. Questa incontra molti fautori anche nella sua applicazione in ambito casalingo, in quanto si sposerebbe bene con la realizzazione di MAN (Metropolitan Area Network) basate sulla stessa architettura.
Le altre tecnologie hanno solo pochi anni di vita e devono ancora essere perfezionate e/o ridefinite secondo gli standard degli organismi mondiali.

Un approccio modulare
in nome della flessibilità

Per quanto riguarda la componente di accesso a banda larga, le soluzioni di nuova generazione non si possono affidare a una sola tecnologia. L’ADSL e le altre tecnologie sono opzioni ugualmente attuabili: i rispettivi standard si stanno evolvendo e dipendono dalla disponibilità geografica. I progettisti cominciano ad adottare una strategia di home-networking maggiormente modulare. Tale strategia ruota attorno all’utilizzo di soluzioni per home-networking ad alte prestazioni e basso costo, in grado di fornire la piattaforma per un’agevole connessione ai diversi dispositivi digitali presenti in casa, consentendo al contempo la condivisione dell’accesso Internet a banda larga fra più utenti di pc. Un vantaggio di questo approccio è la possibilità per i progettisti di includere la capacità firewall direttamente nel processore. L’ADSL e le altre tecnologie a banda larga continueranno a essere protagoniste anche del futuro. Tuttavia, ognuna di queste tecnologie costituirà soltanto un tassello nel ricco mosaico di servizi voce e dati trasmessi in bundle attraverso una vasta gamma di dispositivi di comunicazioni all’interno di un unico ambiente integrato. Con ogni probabilità, mancano almeno cinque anni alla realizzazione di un gateway integrato. Fino ad allora, l’approccio ideale alla banda larga è quello modulare che disaccoppi le varie opzioni PHY dal processore principale ottimizzando così la flessibilità, durante l’evoluzione dell’ecosistema home-networking.

L’Internet Home
Secondo i sociologi, Internet modificherà radicalmente le nostre abitudini. Di sicuro, le nuove tecnologie sono entrate pesantemente nella nostra vita (basti pensare solo al telefonino). Il passo alla nostra casa è breve.
Il progetto Internet Home è un esempio dell’introduzione delle nuove tecnologie nell’ambiente domestico. Quattro società, Bticino, Cisco Systems, FastWeb e Merloni, hanno realizzato una completa integrazione di accesso a larga banda, networking e domotica, con tecnologie tutte disponibili sul mercato.
FastWeb fornisce, grazie anche alla tecnologia Cisco, la connettività Ethernet a 10 Mbps a Internet con un collegamento always on. Bticino ha realizzato il cablaggio interno che, oltre alla rete dati (con prese per pc e telefoni in tutta la casa), prevede anche un innovativo sistema per l’alimentazione elettrica. In sintesi, questa viene realizzata tramite due cavi: un doppino telefonico che funge da attuatore e uno per la tensione che viene attivato da tale comando. Il sistema è predisposito per essere interfacciato a Internet grazie a un micro Web server embedded.
Sulla stessa falsa riga il sistema Wrap di Merloni Ariston permette agli elettrodomestici di essere a loro volta comandanti dal Web con l’interfaccia Leonardo. Attraverso il computer risulta pertanto possibile gestire tutta una serie di attività casalinghe: dall’accensione/spegnimento di determinate apparecchiature, al monitoraggio dell’appartamento tramite opportune Web cam, al controllo dell’impianto di antifurto. Si tratta di applicazioni che si possono integrare facilmente con altre applicazioni che si volessero realizzare: l’interfaccia è comunque il Web.
FastWeb, inoltre, mette a disposizione altri servizi, tipici della larga banda, come il video on demand.

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