La Apu Amd porta il full HD e i giochi 3D sui netbook

Dopo un lungo periodo di preannunci e anticipazioni, è finalmente pronta la nuova generazione di processori che unisce chip dual core e grafica dedicata. Ne beneficiano consumi e prestazioni (anche nei notebook e nei pc all-in-one).

Il 2011 potrebbe essere ricordato come l’anno in netbook ha
iniziato la sua scalata volta a scalzare il notebook dal primo posto nelle
vendite di Pc. E questo grazie alla disponibilità delle prime Apu Fusion
realizzate da Amd. L’Apu, lo ricordiamo, è la nuova generazione di processori
che sul medesimo die vede la presenza
di una Cpu dual core e di una sezione grafica dedicata. Questi sono due
componenti distinti che dialogano attraverso un canale preferenziale e ciò
consente di avere elevate prestazioni grafiche (anche in prodotti come i
netbook, che invece sinora hanno lasciate un po’ a desiderare su questo
versante) con un consumo energetico ridotto. Oltre, ovviamente a un limitato
ingombro.

Amd tiene a precisare che un netbook equipaggiato con la
nuova Apu Fusion permette di avere
prestazioni grafiche 10 volte superiori a quelle dei netbook che
impiegano una Cpu Intel Atom N-450.
In pratica, ciò si traduce nella possibilità di
riprodurre in modo fluido filmati in alta definizione e giochi in 3D. E se non
si ritiene lo schermo del netbook ampio a sufficienza, vi si può collegare un
monitor esterno, magari via Hdmi, per avere una riproduzione all’altezza delle
aspettative.

La nuova gamma di processori non sarà però usata solo sui
netbook, verrà impiegata anche sui notebook e sui pc all-in-one, permettendo,
come sostiene Amd, di avere un “personal supercomputing”. E per
provare questa sua affermazione, la società mostra di nuovo i dati dei suoi
test: nei confronti con una Cpu Intel P6000, se valutato sulla medesima
macchina, il nuovo Amd Fusion E-350 consente di avere prestazioni su fronte
video HD 1080p superiori del 150% e +30% su quello del gaming, +23% le
performance dovute alla pura capacità computazionale e +27% il bilancio sul
fronte dei consumi. Questo si traduce nella capacità di consentire l’utilizzo
di un notebook per oltre 10 ore senza la necessità di ricaricare la batteria (contro
le 6 ore e mezza consentite dal P6000, secondo quanto riportato da Amd).

Forse ancor più delle perfomance, versante su cui Amd si
difende piuttosto bene, è il bilancio energetico che andrebbe evidenziato. In
questo ambito, Amd ha ricevuto spesso critiche perché non era riuscita a coniugare al meglio il binomio
prestazioni-consumi, permettendo di realizzare macchine con un elevato
potenziale elaborativo ma eccessivamente ingorde di energia. Con la nuova Apu
sembra invece che Amd abbia finalmente trovato la formula giusta, un formula
che è riuscita a convincere vendor illustri, primo fra tutti Sony, che sinora
avevano invece evitato di utilizzare le Cpu a marchio Advanced Micro Devices
suoi propri portatili.

I primi esponenti della famiglia di Apu Amd a essere messi
in commercio saranno i modelli Zacate (per neotebook e all-in-one) e Ontario,
con un consumo rispettivo di 18 W e 9 W.

L’unica cosa che lascia un po’ perplessi è che Amd, a
differenza invece di quanto ha fatto Intel con la seconda generazione Core, non
abbia pensato a un nuovo logo che metta ben in evidenza quali computer usano la
Apu e quale invece i “vecchi” processori Vision, facilitando così la
scelta dell’utente finale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome